Visita pastorale: il cardinale Betori all’Università del design

CALENZANO – Appuntamento di rilievo, oggi pomeriggio, fra quelli programmati in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, alla parrocchia di San Niccolò a Calenzano. L’occasione, infatti, è stata data dalla visita all’Università di design dove, accompagnato dal professor Massimo Ruffilli, presidente del corso di laurea magistrale in design dell’Università di Firenze, il cardinale Betori si è intrattenuto con alcuni docenti e ha incontrato anche un gruppo di studenti. Insieme a lui, don Paolo Cioni, parroco appunto di San Niccolò, il professor Rossi Prodi, l’architetto progettista del nuovo complesso parrocchiale, il professor Massimo Grandi, responsabile del laboratorio di car design, il professor Saverio Mecca, preside della facoltà di architettura, il professor Enzo Legnante, preside della scuola di architettura, e il sindaco di Calenzano, Alessio Biagioli. Un’occasione importante, quindi, per visitare il design campus, dove fra l’altro vengono progettati anche i gadget che poi sono messi in vendita nel negozio dell’Opera del Duomo, in un segno forte di continuità con quella che è stata a suo tempo la “strada” percorsa da don Milani. “Quella che ho potuto ammirare oggi – ha detto il cardinale Betori – è una realtà interessante nel campo della formazione e dell’alta qualità. Collocata in una cittadina volta al fare ma soprattutto al creare. Ed è proprio questo il messaggio più significativo per tutta la cittadinanza, ovvero che non ci si occupa solo della quantità ma soprattutto della qualità. Nella piena tradizione fiorentina, fatta di cose belle, di linea, di forma e di senso della vita”. “L’Università del design di Calenzano – ha aggiunto il cardinale Betori – è un luogo altrettanto importante perchè fa da stimolo per i giovani e la loro creatività ma anche perchè “si incrocia” con la figura di don Milani, altro elemento di fondamentale importanza non solo per Calenzano dove, lo ripeto, non ci si ferma soltanto al presente ma si crea anche il futuro”.