ZoWorking, una nuova filosofia del coworking e degli spazi per le aziende

SESTO FIORENTINO – E’ un concetto evoluto di coworking, il primo tecnologicamente avanzato e modulato con serivizi per professionisti e aziende in Toscana e un esempio unico dove si trova la produzione, la logistica, l’e-commerce, il coworking. Il nuovo contenitore per le idee, nato dalla filosofia della ristrutturazione di un vecchio immobile, è ZoWorking in […]

SESTO FIORENTINO – E’ un concetto evoluto di coworking, il primo tecnologicamente avanzato e modulato con serivizi per professionisti e aziende in Toscana e un esempio unico dove si trova la produzione, la logistica, l’e-commerce, il coworking. Il nuovo contenitore per le idee, nato dalla filosofia della ristrutturazione di un vecchio immobile, è ZoWorking in via Bruschi 126, nato a Sesto Fiorentino a due passi dalla stazione e dalle principali strade di collegamento con Firenze. Realizzato da Plast Pack Packaging, azienda leader nel settore della logistica, del packaging e dell’e-commerce, guidata dai titolari Emiliano e Daniele Caselli, che, con lungimiranza ha sviluppato lo ZoWorking. “E’ un nuovo modo di lavorare, integrato e all’avanguardia – dicono i titolari – che ha l’obiettivo di diventare un contenitore di idee e un acceleratore di start up, grazie ai servizi integrati e alle professionalità che può mettere a disposizione”.

Un’evoluzione degli spazi di co-working, con uffici modulabili, sistemi di videoconferenza avanzata, show room, aree di formazione ed un supporto di professionisti, in loco, per avviare strutturalmente il proprio business. Il tutto sviluppato all’interno di un’ampia area di 84mila metri quadri.

“Questo – ricorda l’amministratore delegato di Plast Pack Packaging Daniele Caselli – è uno dei concetti cardine che abbiamo sempre voluto mantenere in tutta l’opera di riqualificazione dell’area: creare un nuovo ambiente di lavoro attraverso il recupero e non la creazione di rifiuti da smaltire, unito alla volontà di donare una nuova immagine a un’area ormai in disuso”.

Zoworking ospita 60 postazioni coworking, 30 uffici indipendenti, 7 sale riunioni, 2 sale conferenze, 5 aule di formazione, un ristorante, bar, aperitivi, l’area relax e l’area benessere. Tutto automatizzato e no money, ma con pagamenti telematici.

“Nasciamo nel 1995 a Lastra a Signa – hanno raccontato i fratelli Caselli – con una realtà di 5 dipendenti. Era una tipologia monomandataria offrendo servizi di packaging ai pastelli Giotto Fila”. Da lì l’idea di integrare altri servizi alle grandi aziende che si rivolgevano alla ditta lastrigiana da Manetti e Roberts a Carapelli alla Ludovico Martelli fino alla Proraso, solo per citarne alcuni. Previsto anche l’arrivo del Museo della Fiorentina. Con la necessità di ampliare gli spazi e le proposte è nata l’idea di un investimento a Sesto Fiorentino nell’area ex Coop Italia.

“L’azienda ha scelto di non distruggere ma di creare e questa è una cosa che ci è piaciuta – dice vicesindaco Damiano Sforzi – ripensando e riqualificando un immobile, una filosofia condivisa dall’amministrazione comunale. In questo ambiente vedo la semplicità nell’affrontare la modernità. Questo progetto eccezionale è il primo nell’area metropolitana fiorentina. Questa zona dell’area metropolitana si sta sviluppando e Sesto Fiorentino riesce ad essere attrattore di realtà imprenditoriali importanti. Sarebbe necessaria una maggiore attenszione da parte degli enti pubblici”.

Tra le peculiarità dello Zoworking e nella filosofia della realtà di prevedere uno spazio relax ed accoglienza per gli utenti del coworking, è stato pensato ad uno spazio barberia powered by Proraso. Il numero di persone a regime, previsto nella struttura è di circa 300 lavoratori stanziali, ai quali vanno aggiunte 150 persone per gli ingressi alle sale conferenze e alla Sezione di aule formative. E una particolarità: le cabine insonorizzate dove utilizzare il cellulare senza disturbare gli altri lavoratori. Il concetto di sviluppo in grado di coinvolgere e fornire servizi innovativi alle aziende è stato apprezzato da Claudio Tasselli di Confindustria che ha sottolineato la vicinanza ad un “progetto di innovazione e ricerca che punta a fare rete”.

Inoltre, all’interno di questo nuovo modo di concepire la giornata lavorativa e la condivisione, Plast Pack Packaging ha realizzato, all’interno dello ZoWorking, una zona ristoro con ristorante e bar. “Abbiamo lavorato molto per raggiungere questo risultato – racconta Emiliano Caselli, amministratore delegato di Plast Pack Packaging – Siamo soddisfatti perché abbiamo creato uno spazio di lavoro completamente innovativo, ma allo stesso tempo non ci fermeremo qui. Lavoriamo quotidianamente per migliorare lo ZoWorking e per offrire ai nostri utenti tutto il meglio che il mercato è in grado di offrire”. Un aiuto importante è stato dato dalle istituzioni, che hanno permesso la realizzazione di quest’idea che io e mio fratello Daniele avevamo in mente da molto tempo”.