Rossi: “Cinesi, sì all’accoglienza ma basta con questo livello di evasione fiscale”

SESTO FIORENTINO – Come era prevedibile, quanto successo in questi giorni all’Osmannoro (ma anche a Firenze e a Prato) ha scatenato un’ondata di reazioni a catena. E non a caso questa mattina si è svolto un incontro con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha illustrato i principali provvedimenti approvati nell’odierna seduta di […]

SESTO FIORENTINO – Come era prevedibile, quanto successo in questi giorni all’Osmannoro (ma anche a Firenze e a Prato) ha scatenato un’ondata di reazioni a catena. E non a caso questa mattina si è svolto un incontro con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha illustrato i principali provvedimenti approvati nell’odierna seduta di giunta.

“Se la vicenda dei controlli ha suscitato una reazione di rivolta, di una condanna da parte di un pezzo della comunità cinese – ha detto Rossi – e se c’è da rintracciare qualche eccesso delle forze dell’ordine, noi chiediamo venga accertato e suggeriamo che ci sia una reazione legale, con un esposto, con una denuncia”. “Condanno, comunque, una reazione non assolutamente giustificabile. Quando ci sono degli eccessi si sporge denuncia e si chiede che sui fatti si compiano degli accertamenti. Non si organizzano rivolte, manifestazioni non autorizzate, non si prendono a sassate le forze dell’ordine fino a tarda notte, come è avvenuto”.

Rossi si è rivolto alla comunità della Repubblica popolare, ma in particolare modo a Francesco, il ragazzo cinese intervenuto in queste ore sui media nazionali per denunciare vessazioni dello Stato italiano verso le loro attività economiche e la scarsa attenzione nel proteggerli dalle rapine. “Sento che ci si lamenta dell’assenza di controlli per quanto riguarda il ladrocinio, e degli atti perpetrati a danni della comunità cinese e per questo sono in corso degli accertamenti da parte della procura di Prato”.

Passando poi ai provvedimenti, Rossi ha annunciato di “aver  chiamato il ministero degli esteri e raccontato al ministro Gentiloni la situazione; ci sentiremo nei prossimi giorni. Ma ci sarà anche da parlare anche con il governo cinese. Il mio invito è serio all’accoglienza, alla valorizzazione di questa comunità importante, è un invito alla calma, all’impegno di combattere ogni forma di malavita, di criminalità che dobbiamo fare insieme con certezza che su questo istituzioni sono tenute ad andare avanti”.

E ancora: “Abbiamo chiuso 673 dormitori, perchè non si dorme in Toscana e in Italia nel luogo di lavoro, ci sono le leggi che prevedono che non si possano fare dormitori accanto ai macchinari. Voglio ringraziare i ragazzi delle Asl che abbiamo assunto, e hanno svolto questa attività di controllo”. “Negli ultimi tempi i controlli hanno portato ad accertare irregolarità intorno al 50% dei casi, il che significa che piano piano le cose si stanno sistemando. Continueremo completando il giro delle aziende, ne mancano 1.700 circa su 7.700”.

“Mi rivolgerò a De Gennaro (generale della Finanza), – ha detto Rossi – perchè non è possibile continuare con questo livello di evasione fiscale. A proposito di tasse, forse il dibattimento nel procedimento sui money transfer giunge tardi, ma i dati che emergono sono spaventosi ne parlano giornali come L’Economist, nell’arco di pochi anni, dal 2007 al 2010, c’è stato trasferimento di denaro intorno a 5 miliardi, di cui 2-3 prelevati da Prato”.

Rispetto al giro di vite già praticato contro le irregolarità nei luoghi di lavoro, il governatore ha proposto un’intensificazione proprio nel contrasto all’evasione: “Propongo che un’iniziativa analoga sia fatta anche contro l’evasione fiscale, chiederò al ministero dell’Economia e delle Finanze di creare una task force per intervenire con gradualità, perchè anche noi interveniamo gradualmente. Questa è l’Italia e la Toscana”.