4 Novembre. Il prefetto parla a Firenze. A Calenzano appare il Tricolore alla finestra

FIRENZE – In occasione del 4 Novembre, celebrazione della fine della prima guerra mondiale, si festeggia l’Unità nazionale e le Forze Armate. C’è chi ha messo il Tricolore alla finestra, come nella foto di Roberto Vicario scattata a Calenzano, mentre sono state numerose le cerimonie in programma sul territorio nazionale. Compresa quella di piazza dell’Unità […]

FIRENZE – In occasione del 4 Novembre, celebrazione della fine della prima guerra mondiale, si festeggia l’Unità nazionale e le Forze Armate. C’è chi ha messo il Tricolore alla finestra, come nella foto di Roberto Vicario scattata a Calenzano, mentre sono state numerose le cerimonie in programma sul territorio nazionale. Compresa quella di piazza dell’Unità a Firenze, con il prefetto Luigi Varratta che ha preso la parola dopo la lettura del messaggio del Presidente Napolitano, per ricordare “l’obiettivo storico dell’Unità d’Italia – ha detto il prefetto – al cui raggiungimento i nostri militari hanno contribuito con sforzi e sacrifici eccezionali, e ancora oggi le nostre Forze Armate garantiscono in tutto il mondo la difesa dei più deboli facendo sempre valere le loro doti di professionalità e di umanità. A loro il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine” che deve tradursi in “una costante sensibilità verso chi indossa la divisa e che ogni giorno offre il proprio impegno quotidiano per la comunità”.  Anche oggi il nostro Paese sta attraversando un momento difficile, ha sottolineato il prefetto, dove “i nostri figli non combattono in trincee lontane ma sempre più spesso sono costretti a raggiungere altri paesi e trovare lì la vita che devono poter inseguire qui. Con angoscia tanti nostri connazionali aspettano di sapere se il loro posto di lavoro resisterà un altro giorno e se la loro azienda si salverà”. Sono minacce diverse da quelle di cento anni fa, ha detto Varratta, ma ugualmente pericolose. “Oggi come allora per sconfiggerle abbiamo bisogno di sacrifici e disponibilità individuali che sappiano fondersi in un impegno comune. Abbiamo già affrontato sfide che sembravano fuori dalla nostra portata, le abbiamo superate, ce lo ricordano la nostra storia e i nostri militari. Possiamo riuscirci ancora – ha concluso il prefetto –  a condizione di farlo tutti insieme”.