CAMPI BISENZIO – Continuano, pedalata dopo pedalata, i “Diari del tandem” insieme a Giovanni Grossi. Questa settimana per parlare di tramvia, in compagnia di Francesco Ballerini, presidente della Commissione ambiente e mobilità del comune di Campi. Dal giugno 2014, infatti, grazie alla nomina di consigliere speciale del sindaco per la tramvia, ha partecipato al gruppo tecnico per l’attuazione dell’Accordo di programma tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Sesto Fiorentino e Comune di Bagno a Ripoli per il completamento del sistema tramviario dell’area fiorentina e l’estensione nell’area metropolitana.
Come si misura la qualità della vita di una città? Ci sono degli indicatori con dei parametri precisi che permettono di misurarla, ma alla fine è la maggioranza dei cittadini a decidere se e quanto si sta bene in una città. Uno degli indicatori più importanti è la mobilità. Fondamentale in questo senso è il trasporto pubblico. E quindi, prioritariamente, per Campi l’arrivo della tramvia fino al centro del nostro capoluogo. Personalmente non riesco a pensare a qualcosa che possa migliorare la qualità della vita a Campi di più della possibilità di usare la tramvia per gli spostamenti. Questo si che cambierebbe la vita dei cittadini dalla sera alla mattina. Si, semplicemente in un giorno. Oggettivamente. Per l’intanto, nell’attesa di quel giorno, io e Francesco abbiamo pedalato in tandem nei luoghi dove sferraglieranno i binari della linea 4 della tramvia. Là, dove oggi c’è l’erba, crescerà il ferro, il nostro futuro prossimo. Francesco, Ballerini per l’esattezza, è stato presidente della Commissione ambiente e mobilità del Comune di Campi. Dal giugno 2014, grazie alla nomina di consigliere speciale del sindaco per la tramvia, ha partecipato al gruppo tecnico per l’attuazione dell’Accordo di programma tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Sesto Fiorentino e Comune di Bagno a Ripoli per il completamento del sistema tramviario dell’area fiorentina e l’estensione nell’area metropolitana. Francesco a domanda diretta mi conferma che nella prima riunione non è stato proiettato il film “Un tram chiamato desiderio”. Il film, al di là del valore cinematografico assoluto, ha delle suggestioni interessanti che potevano essere utili anche ad un tavolo tecnico. Il tram che prende la protagonista si chiama proprio desiderio e la conduce alla stazione desiderata che si trova in una bella via trafficata, gli Elysian Fields, i Campi Elisi. Nella Campi viva dei nostri giorni quel tram chiamato desiderio si era già trasformato in speranza concreta per arrivare ad essere oggi una realtà. La pedalata inizia dal capolinea fiorentino, dalla stazione Leopolda, così chiamata in onore del Granduca Leopoldo, fino al capolinea campigiano alla stazione Rucellai (“Rucellaia”?). Dal parco della Musica al parco davanti al Teatrodante Carlo Monni. Il ferro unisce la cultura. Ed ora non ci resta che pedalare in questi luoghi dove sferraglieranno i binari della tramvia campigiana. Pedalare e chiacchierare…”Il Progetto Preliminare della tratta da Porta a Prato alle Piagge prevede il capolinea fiorentino presso la fermata Porta al Prato – Leopolda della linea 1. La linea proseguirà sul tracciato dell’attuale linea ferroviaria Porta al Prato – Cascine offrendo, con le sue 7 fermate, una valida alternativa ai mezzi privati per chi si muove lungo la direttrice Via Baracca – Centro di Firenze”. “E quindi, anche chi è salito a Campi sulla tramvia con la bici potrebbe scendere e farsi una bella pedalata alle Cascine, per esempio”, dico io. “Ma potresti anche scendere prima perchè tra il viadotto dell’Indiano e la stazione delle Piagge la tramvia costeggerà la ciclabile dei Renai”. Tra il dire e il dire siamo alle Piagge. Qui si sente già aria di casa. Campi è proprio vicina, dietro la collina dell’autostrada che si vede in lontananza. Mentre si pedala Francesco continua a dire. “Con la recente aggiudicazione della gara di progettazione verrà avviato il Progetto Preliminare della tratta Le Piagge – Campi Bisenzio. La tramvia raggiungerà la Via Pistoiese ed entrerà a Campi Bisenzio alla rotonda di confluenza della variante di Via Pistoiese con la vecchia strada che attraversa il centro abitato di San Donnino”. Davanti alla pasticceria Onda dolce, su una palina di un segnale qualcuno c’ha messo un bel manifesto con la scritta Free Love. Campi ci accoglie con tutta la forza del suo amore. Grazie! In piazza a San Donnino ci fermiamo a prendere un caffè allo Zanzibar. Grazie ragazze dello Zanzibar!
“In territorio campigiano la tramvia affiancherà la Variante di via Pistoiese fino alla rotonda della baccellina, scavalcherà il fosso reale e, passando dalla zona di Padule e di via Palagetta, entrerà nel centro abitato del capoluogo per raggiungere il capolinea previsto nel giardino sul retro di Villa Rucellai in prossimità del parcheggio di Via Masaccio”. Al fontanello di piazza Aldo Moro ci aspetta il sindaco Emiliano Fossi. Tra un bicchier d’acqua ed un altro ascoltiamo l’entusiasmo del sindaco: “La tramvia è l’infrastruttura che cambierà in meglio la vita delle persone di Campi (e non). Quel tratto che oggi con i mezzi pubblici necessità come minimo 50 minuti di percorrenza domani lo faremo in 25 minuti, su un mezzo ecologico e più all’avanguardia da un punto di vista tecnico e ambientale. Siamo felici di aver lavorato duramente in questi 5 anni per trasformare in realtà un sogno. Ora ci siamo. Quel collegamento su ferro che nessuno era riuscito a ottenere nella storia recente di Campi oggi sta per partire. Tutto ciò cambierà anche in meglio da un punto di vista urbanistico, di valore degli immobili, di vivibilità, la nostra città ed in particolare nelle zone che lambiranno il passaggio della tramvia. Evviva la tramvia e viva Campi!”. Non ci resta, a questo punto, di pedalare fino al bar del teatro per bere un rinfrescante smoothie alla pesca con il rinforzino di un prosecco. A mo’ di brindisi. “Ciao Francesco”. “Ciao Giovanni”.
Giovanni Grossi