SIGNA – E’ il segretario del Pd signese, Federico La Placa, a “tracciare un bilancio” delle recenti elezioni amministrative che hanno portato alla riconferma di Giampiero Fossi sulla poltrona di primo cittadino. “Adesso che la campagna elettorale è terminata, la prima cosa che mi sento di fare è ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere una vittoria affatto scontata: tutti i volontari – dice La Placa – che si sono dati da fare con i gazebo, con gli eventi, gli incontri e tutto quanto è stato organizzato in questi mesi. Iniziative che spesso sono state ospitate presso i circoli Arci, dove siamo stati accolti e sostenuti con entusiasmo. Un grande grazie a chi si è candidato e speso sul territorio per far conoscere il nostro progetto per Signa, parlando con i cittadini a viso aperto. Grazie a Giampiero Fossi, che ha dato la sua disponibilità a candidarsi in un momento politico difficile con le destre al governo favorite nei sondaggi. Ovviamente siamo grati a tutti i cittadini che ci hanno votato, alle elezioni europee come alle comunali”.
“In questa campagna, credo che a Signa il Partito Democratico abbia saputo interpretare correttamente i suoi valori, quelli di una forza politica maggioritaria e progressista, onesta e preparata. Insieme alle altre realtà della coalizione abbiamo individuato obiettivi chiari, definito il campo politico entro il quale abbiamo lavorato tutti insieme con rispetto reciproco e spirito di servizio. Tutto questo i signesi lo hanno apprezzato, facendo tornare il Partito Democratico il primo partito a Signa. Se l’esito di questa campagna ci soddisfa, non possiamo dire altrettanto del clima nel quale si è svolta. Da quando mi occupo di politica, non ho mai visto un livello così basso del confronto. Abbiamo affrontato mesi di diffamazioni e offese personali. Abbiamo visto la derisione di valori, attacchi premeditati e pianificati sui social, minacce e intimidazioni al candidato sindaco Giampiero Fossi”.
“La sconfitta della destra e della sua candidata, Monia Catalano, è il frutto di questo modo di fare politica. Il modo di chi ha il solo obiettivo di ostacolare la sinistra e in particolare il Partito Democratico. Il partito grazie al quale, fin quando ha fatto comodo, si è utilizzato per fare carriera politica. “Avvelenando il pozzo” del confronto democratico e penalizzando storici esponenti del centrodestra signese. La sconfitta della destra a Signa ha lo stesso padre di quella della destra a Firenze, dove è stato profuso tanto impegno e applicati gli stessi discutibili metodi, con risultati altrettanto deludenti”.
“Con queste due ultime bocciature personali, che si sommano al precedente tentativo di conquistare il Comune di Signa nel 2019 e la sconfitta alle elezioni regionali del 2020, vorrei augurarmi che arrivasse per qualcuno il momento di una riflessione. Nel frattempo, noi guardiamo serenamente al futuro, ai cinque anni di intenso lavoro che attendono la nuova giunta e Giampiero Fossi in prima persona. Nel primo mandato Giampiero è stato bravo a gettare le basi di tanti progetti che avranno un impatto notevole sulla vita dei signesi; adesso è il momento di portare tutto a casa nel migliore dei modi”.