Entra anche la Metrocittà, via libera al Consorzio industriale della Piana

FIRENZE – Via libera al consorzio industriale della Piana fiorentina. La Città metropolitana, infatti, con il semaforo verde del consiglio nella giornata di ieri, entra a farne parte con il 10% delle quote e si siede al tavolo con gli altri soci fondatori: Regione Toscana (70%) e i Comuni di Campi Bisenzio (8%), Sesto Fiorentino […]

FIRENZE – Via libera al consorzio industriale della Piana fiorentina. La Città metropolitana, infatti, con il semaforo verde del consiglio nella giornata di ieri, entra a farne parte con il 10% delle quote e si siede al tavolo con gli altri soci fondatori: Regione Toscana (70%) e i Comuni di Campi Bisenzio (8%), Sesto Fiorentino (8%) e Calenzano (4%). Così dopo la legge approvata dalla Regione, ispirata e alimentata dalla vicenda ex Gkn, il voto dell’aula rappresenta l’ultimo tassello istituzionale prima della costituzione della piattaforma economica. E il passaggio è evidenziato dal sindaco metropolitano, Sara Funaro: “Si tratta di una delibera importante”. Lo ribadisce Nicola Armentano, il consigliere del Pd con delega alle partecipate che ha presentato l’atto e che ha iniziato il proprio intervento ricordando la e-mail di licenziamento che quattro anni fa, il 9 luglio 2021, arrivò ai 422 dipendenti dell’allora stabilimento. “Tutto questo muove da quella vicenda. Il consorzio, quindi, può essere uno strumento utile, anzi essenziale, per provare a dare risposte e tutele”. E se quello di quattro anni fa “fu un momento davvero triste, è altrettanto entusiasmante che sia la Città metropolitana oggi a concludere il percorso”. L’ex Provincia, aderendo, va a stanziare anche le risorse utili al fondo di dotazione del patrimonio. Ovvero, poco più di 20.000 euro nel 2025, tra i 5.000 euro del fondo di dotazione patrimoniale e i 15.800 per i costi previsti a carico dei soci. Costi che sia nel 2026 che nel 2027, considerando l’intero anno solare, saliranno a circa 31.500 euro (il 10% dei 315.000 euro complessivi). “Con il voto al consorzio – aggiunge Funaro – diamo attenzione alla Piana, ai lavoratori e al tema dell’ex Gkn: l’amministrazione comunale, la Città metropolitana e la Regione hanno sempre fatto di tutto per dare supporto”.

“Siamo in presenza – ha aggiunto Funaro – di un altro tassello importante di attenzione al mondo del lavoro, stiamo dimostrando in tutto e per tutto: lo stiamo facendo con i protocolli sui cantieri trasparenti e con il salario minimo”. Contrario il centrodestra. Per il capogruppo Alessandro Scipioni “c’è un coinvolgimento finanziario importante della Città metropolitana e dobbiamo chiederci se questa sia la strada giusta per incentivare la crescita e la prosperità”, ma “ci sembra l’ennesima cattedrale nel deserto”, con il rischio di diventare uno di “quei carrozzoni burocratici che, lungi da favorire la libera concorrenza, la ostacolano e la soffocano”. Meglio “il modello Reagan” sulla libera impresa: “Questo assistenzialismo è la peggiore “droga”, perché garantisce che gli ultimi resteranno sempre ultimi, perpetuando un circolo vizioso di dipendenza anziché promuovere l’autonomia e la crescita”. “Regione, Comuni e Metrocittà – questa la replica di Funaro – ci mettono impegno e risorse. Mi sarei aspettata la stessa attenzione e lo stesso supporto da tutti i consiglieri” e “rispetto alla vicenda della Gkn mi sarei aspettata un’attenzione maggiore da parte da parte del governo”.