SIGNA – “Applicare la Taric anche a Signa significa esporre i signesi a un grosso sacrificio, danneggiando oltretutto il debole tessuto economico e le famiglie con redditi più bassi, già colpiti da un’alta inflazione”: a dirlo, in una nota, è Liberamente Le Signe, gruppo da qualche tempo attivo nei Comuni di Signa e Lastra a Signa, che poi spiega il perchè della propria presa di posizione: “Da tempo seguiamo e studiamo l’evoluzione riguardante il tema Multiutility e le sue implicazioni come quella della Taric nel nostro territorio, ma anche in quello circostante. Facendo poi parte di Rete Toscana per la Tutela dei Beni Comuni che racchiude al suo interno una moltitudine di associazioni e comitati di vari comuni e province della Toscana, abbiamo modo di avere chiaro cosa sta succedendo intorno a noi e le varie dinamiche che si susseguono nel tempo”.
Per poi aggiungere: “Abbiamo recentemente appreso che nel consiglio comunale del 30 luglio si intende approvare l’applicazione della Taric a Signa da gennaio 2026. Il quadro odierno non lascia spazio a dubbi, per i signesi sarebbe un sacrificio siginificativo. Il dato certo è che dovunque sia stata applicata la Taric, ci sono stati sensibili aumenti nelle bollette arrivate agli utenti. I motivi sono vari. In primis va detto che stiamo parlando di una tariffa articolata, che deve essere ben spiegata nel suo funzionamento ai cittadini. Motivo per il quale abbiamo anche realizzato un evento lo scorso maggio a Ponte a Signa nel corso del quale sono state fornite informazioni a 360 gradi sulla Multiutility ancora visibile sul nostro canale YouTube LiberaMente Le Signe”.
“Il problema principale è quello legato al conteggio dei conferimenti. A Carmignano e a Campi Bisenzio, per esempio, molti cittadini hanno denunciato il fatto di aver visto ritirare il proprio sacco o bidone senza che lo stesso venisse “scansionato” per essere correttamente conteggiato. A Lastra a Signa invece sono arrivate bollette addirittura da migliaia di euro ad alcuni utenti, a causa di problematiche legate ai cassonetti dell’indifferenziata. Ciò implica dover costantemente monitorare il conteggio dei conferimenti calcolati da Alia nella sua App, cosa però problematica per gli anziani o per chi non ha uno Smartphone. Da non sottovalutare anche il potenziale rischio di aumento di abbandono dei rifiuti. Man mano che la tariffa diventa sempre più onerosa, abbiamo notato che spesso anche gli abbandoni di sacchi sono aumentati. Il caso di Campi Bisenzio è eclatante, dove l’abbandono di rifiuti è ormai all’ordine del giorno”.
Così pochi giorni dopo aver inviato tramite Rete Toscana per la Tutela dei Beni Comuni una lettera al presidente della Regione Eugenio Giani per chiedere una gestione dell’acqua pubblica e senza profitto, alla luce dei numerosi disagi e aumenti che la Taric ha portato laddove applicata e vista la forte preoccupazione espressa da molti signesi, abbiamo deciso di inviare una lettera al sindaco Giampiero Fossi e a tutta la giunta (questo il testo QUI) chiedendo una profonda riflessione prima di procedere con l’approvazione in consiglio comunale, ricordando che Liberamente Le Signe terrà memoria nei confronti dei cittadini di quanto verrà messo in atto dall’aministrazione”.