SIGNA – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Comune di Signa dedica un intero mese a un tema che tocca nel profondo la coscienza di tutti: la lotta contro ogni forma di violenza di genere. Il programma, ricco di iniziative culturali, artistiche e sociali, è stato presentato dal sindaco Giampiero Fossi, dal vicesindaco Marinella Fossi, dall’assessore Marcello Quaresima e dai curatori del progetto, denominato “Catarsi”, Sara Ciucchi e Lorenzo Mazzi. Al centro di questo percorso, una mostra immersiva e multisensoriale ospitata negli spazi del Museo civico della paglia di Signa, accompagnata da una serie di eventi collaterali che animeranno per tutto il mese la Salablu. “Catarsi” nasce infatti dall’incontro tra pittura, fotografia, poesia e musica: un invito a intraprendere un viaggio intimo e profondo, attraversando le ferite, la paura e infine la rinascita. Accanto alla mostra, un intero mese di eventi animerà la città: incontri, proiezioni, performance musicali, letture e momenti di confronto nella Salablu: “Un grande progetto corale, – si legge in una nota – reso possibile grazie alla collaborazione fra l’amministrazione comunale, la sezione soci Coop Le Signe, la Pro Loco di Signa, Farmapiana, l’associazione Pollicino e tante altre realtà culturali e sociali del territorio”.
“La mostra – spiegano Ciucchi e Mazzi – si apre nella sala multimediale immersiva del Museo civico della paglia dove immagini, musica e parole si intrecciano in un racconto corale. Le opere scorrono come un respiro profondo, evocando le storie di tante donne, voci spesso dimenticate ma ancora vive nella memoria collettiva. La musica originale di Federico Mengoni accompagna lo spettatore in un crescendo emotivo che scuote, commuove e invita alla riflessione”. Nella sala principale, le opere pittoriche di Giovanni Mazzi, le fotografie di Enrico Carcasci e i versi poetici di Maurizio Magnelli costruiscono un percorso in tre tappe, tragedia, resilienza e liberazione, che parte dallo sguardo pietrificato di Medusa, simbolo della vittima colpevolizzata, e conduce fino alla luce di Taking Care, dove la cura si fa nuova forma d’amore. “È un viaggio emotivo che intreccia storie, testimonianze e frammenti di vita reale con oggetti, parole e documenti che parlano di dolore ma anche di speranza. La scelta di coinvolgere solo artisti uomini non è stata casuale – hanno aggiunto – rappresenta un gesto di responsabilità, un invito al maschile a farsi custode e voce di un cambiamento necessario”.
Durante la presentazione, il sindaco Fossi ha ricordato come “questo progetto rappresenti un momento di profonda riflessione per tutta la comunità. Negli anni scorsi abbiamo inciso la data del 25 novembre sulla facciata del Comune perché la memoria non sia solo un simbolo, ma un impegno concreto. La cultura, in tutte le sue forme, è lo strumento più potente per cambiare gli sguardi, per educare al rispetto e alla parità. Catarsi è il segno visibile di un percorso che Signa porta avanti con cuore e convinzione”. Il vicesindaco Marinella Fossi, da sempre impegnata nelle politiche per le pari opportunità, ha ricordato il cammino avviato dalla città già nel 2010 con l’introduzione del Codice rosa e la collaborazione con le forze dell’ordine: “È un percorso che continua e si rinnova ogni giorno, attraverso l’educazione, il sostegno, la vicinanza. La violenza non è solo fisica, ma anche psicologica ed economica. Dobbiamo continuare a parlarne, soprattutto con i più giovani, nelle scuole, nei luoghi della quotidianità. “Catarsi” è una tappa di questo cammino: un modo per curare insieme le ferite visibili, ma anche, e soprattutto, quelle invisibili”.
