FIRENZE – In tanti, soprattutto i più “attempati”, ricorderanno – o ricordano ancora – quando, dal mare, dalla montagna o durante un viaggio, inviavano i propri saluti a parenti e amici tramite una “semplice” cartolina. Ma quale selfie o foto panoramica. Ma quale storia sui social taggando l’amico o il fratello di turno o il Reel con la musica “giusta”. Si sceglieva l’immagine più bella, a volte quella più artistica, si “incollava” il francobollo (era sufficiente un po’ di saliva) e poi partiva la caccia alla buca delle lettere. L’immancabile cassetta rossa con la fessura in alto dove più di una volta molti “imbucavano”, oltre ai saluti di rito, anche qualche sogno. E’ capitato sicuramente a molti, anche a chi oggi vuole apparire ipertecnologico rinnegando un passato che invece fa parte della nostra storia, della nostra vita.
Ecco perché la mostra inaugurata questa mattina e che fino al giorno dell’Epifania resterà aperta a Palazzo Medici Riccardi ha un valore, oltre che simbolico, anche affettivo: “Storia della cartolina. Evoluzione della comunicazione”. Un viaggio affascinante attraverso il tempo che passa e che, partendo dal 1869, anno di nascita della cartolina postale, arriva fino ai giorni nostri per raccontare come è cambiato il nostro modo di interagire e scambiare messaggi. La mostra, infatti, a ingresso gratuito, celebra la cartolina non solo come oggetto da collezione, ma anche come potente strumento di comunicazione che ha attraversato la storia. Dalla corrispondenza privata alla propaganda politica, dalla promozione turistica alla commemorazione di grandi eventi, la cartolina ha saputo adattarsi a ogni epoca, rimanendo un mezzo efficace e universale. Almeno fino a qualche anno fa, anche ci sono sempre degli inguaribili romantici che alla fredda tastiera di un telefono, preferiscono il calore di una penna e di un pensiero scritto a mano.
Non a caso la mostra è organizzata dall’Associazione Cassettai Storici Fiorentini, con il contributo del Comune di Firenze, il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e in collaborazione con Confesercenti Firenze e Anva Confesercenti Firenze (mercoledì 31 gennaio chiusa, gli altri giorni con orario di apertura 10-18). E ha visto, al taglio del nastro, fra gli altri, la presenza di Jacopo Vicini, assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Marcello Mini, Associazione Cassettai Storici Fiorentini, Santino Cannamela, presidente Confesercenti Città di Firenze, Daniele Nardoni, responsabile Anva Confesercenti Firenze, e numerosi rappresentanti del Turno Cassettai. Presenti, inoltre, l’onorevole Federico Gianassi, il presidente della Camera di Commercio di Firenze Massimo Manetti e il presidente del Quartiere 1 del Comune di Firenze Mirko Rufilli.
“Come Associazione Cassettai Storici Fiorentini, siamo orgogliosi di presentare questa mostra dedicata alla cartolina, un oggetto che per oltre un secolo ha rappresentato il cuore pulsante delle relazioni umane e commerciali, – ha affermato Marcello Mini dell’Associazione Cassettai Storici Fiorentini – in un’epoca dominata dall’istantaneità digitale, questa mostra vuole riscoprire il valore della parola scritta e dell’immagine stampata. Ringraziamo il Comune di Firenze, la Città Metropolitana, Confesercenti per il prezioso sostegno nel rendere possibile questo viaggio nella memoria storica, che resterà aperto al pubblico con ingresso gratuito fino al 6 gennaio”. “La mostra sulla storia della cartolina ha un grande valore culturale e sociale, e auspico che non sia solo un evento singolo ma il primo di un lungo percorso. L’Associazione Cassettai Storici Fiorentini ha svolto un importante lavoro per mettere in piedi quest’iniziativa, ed hanno dimostrato ancora una volta il loro valore e la loro capacità di innovarsi sempre tenendo fede al rispetto della tradizione, – ha aggiunto Santino Cannamela, presidente Confesercenti Città di Firenze – con questa Mostra si celebra, anche, la storia della nostra Città che nel corso degli anni ha sempre mantenuto la sua identità storica e culturale”.
“I “Cassettai” rappresentano benissimo la categoria degli ambulanti, e nel corso della loro storia sono stati capaci di evolversi sia per l’offerta commerciale che nei mezzi utilizzati, senza mai perdere contatto con le proprie radici e tradizioni e mantenendo uno stretto legame con la città, – ha detto Daniele Nardoni, esponsabile Anva Confesercenti Firenze – questa mostra ha un alto valore culturale e sociale sia per quello che racconta che per come lo racconta; e ringraziamo i “Cassettai” per l’importante lavoro svolto e per la loro capacità di aggregarsi e collaborare, che rappresenta un importante valore aggiunto”. “Ringraziamo ed esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per l’impegno dei “Cassettai”, – ha concluso l’assessore Vicini – perché, mantenendo vivo il prodotto con cui è nata la loro attività, hanno saputo selezionare e offrire una bellissima gamma di cartoline illustrate realizzate da artisti locali. È un modo eccellente per continuare a diffondere la bellezza della nostra Firenze, nel solco della loro preziosa tradizione”.

