In settecento alla “Cena di Raffaello”, la prima senza “Raffa”

SIGNA – E’ stata la sera delle emozioni. Delle emozioni e dei ricordi. La sera dedicata come di consueto alla cena per i bambini di Chernobyl (che da tempo passano un mese di vacanza nel Comune di Signa grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione della Pollicino Onlus) nel campo sportivo parrocchiale di San Mauro […]

SIGNA – E’ stata la sera delle emozioni. Delle emozioni e dei ricordi. La sera dedicata come di consueto alla cena per i bambini di Chernobyl (che da tempo passano un mese di vacanza nel Comune di Signa grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione della Pollicino Onlus) nel campo sportivo parrocchiale di San Mauro che per la prima volta si è svolta senza Raffaello Rossi, colui che l’ha voluta e ideata e che per la solidarietà e l’aiuto verso chi ha bisogno è sempre stato “in prima fila”. Senza fare clamore, in punta di piedi ma sempre pronto quando qualcuno si rivolgeva a lui. “Raffa”, infatti, è scomparso a febbraio e la sua mancanza in questi mesi si è sicuramente sentita. Ma la Pollicino Onlus, l’amministrazione comunale, tutti i suoi più stretti collaboratori non si sono mai fermati e la cena di ieri sera, alla quale fra partecipanti e volontari che hanno servito ai tavoli (in gran parte della Misericordia di San Mauro e della Pubblica Assistenza di Signa) erano presenti oltre settecento persone, è stata sicuramente il modo migliore per onorare la sua memoria. Con tanti amici di lunga data, altri che magari hanno partecipato ieri sera per la prima volta alla cena ma tutti accomunati dal lungo applauso che a inizio cena è stato rivolto a “Raffa”. Speaker della serata Alessandro Masti di Radio Toscana che, fra un piatto e l’altro, ha chiamato sul palco i familiari di Raffaello, la moglie Roberta e il figlio Raffaele, il presidente della Pollicino Onlus Beppe Bonardi, il sindaco Alberto Cristianini, Edoardo Coli, direttore generale del Signa 1914 (la società è stata premiata per i suoi primi cento anni di vita), l’assessore allo sport Marinella Fossi e la squadra femminile di calcio a cinque del Signa, il capitano, comandante della compagnia dei carabinieri di Signa, il parroco don Robert Swiderski e naturalmente loro, i bambini arrivati da Chernobyl insieme alle loro accompagnatrici. E la serata è scivolata via, nel ricordo di Raffaello, di Andrea Catarzi (il vice-presidente della Pollicino scomparso nel 2012) e di coloro che il campo sportivo parrocchiale lo hanno voluto e curato a lungo, don Armido Pollai ed Edoardo Picchi. Nostalgia, occhi lucidi ma anche tanti sorrisi, dettati dalla consapevolezza di aver avuto a che fare con delle belle persone che per il paese (ma non solo) hanno fatto sempre tanto, dedicando il loro tempo libero a chi aveva bisogno e sapeva, che bussando a quelle porte, avrebbe trovato sicuramente delle risposte.