Aeroporto. “I giochi non sono ancora decisi”

CAMPI BISENZIO – I manifestanti contro l’aeroporto non potranno entrare nel parcheggio scambiatore, ma saranno costretti a stare nello spartitraffico accanto all’opera di Botero: è quanto deciso da Firenze Aeroporti. L’annuncio è arrivato questa sera da parte di Sandro Targetti, tra gli intervenuti al circolo Rinascita dove si è tenuto l’incontro sulla manifestazione contro l’aeroporto […]

CAMPI BISENZIO – I manifestanti contro l’aeroporto non potranno entrare nel parcheggio scambiatore, ma saranno costretti a stare nello spartitraffico accanto all’opera di Botero: è quanto deciso da Firenze Aeroporti. L’annuncio è arrivato questa sera da parte di Sandro Targetti, tra gli intervenuti al circolo Rinascita dove si è tenuto l’incontro sulla manifestazione contro l’aeroporto del 30 marzo. Una sessantina le persone che hanno partecipato al primo degli appuntamenti che nei vari Comuni danno le ultime indicazioni prima della manifestazione di sabato 30. Con una parola d’ordine: i giochi non sono ancora decisi. “Il perché del no è semplice – ha cominciato il giornalista Iacopo Gori – la Piana è già stata riempita abbastanza. La Toscana ha già il suo aeroporto ed è quello di Pisa. Non occorre fare qualcosa di eccezionale per i collegamenti, nessun raddoppio ferroviario. Basta mettere un treno ogni quarto d’ora e Firenze avrà un aeroporto non più distante dello standard di tutti gli altri Paesi europei”.
L’ingegnere idraulico Bernardo Baccani ha parlato di tutte le criticità che una infrastruttura rigida pone rispetto a un territorio come quello della Piana che non è naturale ma sempre sotto osservazione perché a rischio alluvione.
Il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli ha ribadito l’importanza della presenza dei sindaci e della loro compattezza e ha accennato all’”affaire” del ponte di Signa. “Non siamo riusciti a far capire che quello che poteva essere rivendicato da tutti come diritto si è finito per barattarlo come se fosse un piacere, una gentile concessione”.
Secondo Biagioli la nuova pista è una scelta antistorica che oramai non va più nell’interesse della maggioranza dei cittadini. “Se a Peretola vivono da anni nel disagio non è colpa nostra, ma di chi ha fatto milioni di utili senza mettere in sicurezza gli impianti, o della politica che non ha saputo imporsi affinché certe regole meno impattanti – come i voli notturni-fossero rispettati. Spostare il problema da Peretola a Capalle non è la soluzione, soprattutto se chi dovrebbe rispettare le regole o farle rispettare pensa ad altro”.
Il vice sindaco di Campi Bisenzio Giovanni Di Fede ha sottolineato il problema delle fasce di rischio che interesseranno i territori campigiani. “Capalle rientra nelle aree a rischio. Villa Montalvo è l’Asmana, ad esempio, potrebbero non essere più utilizzabili come oggi. La viabilità tra Sesto e Campi sarà nel caos. Dunque si parla sempre dei vantaggi economici ma non si è tenuto conto dei possibili danni economici. Tutto questo senza tenere conto ovviamente dei danni ambientali”. E ha concluso parlando del futuro dell’area fiorentina: che è un’area unica e comprende i vari comuni con i loro problemi. “I problemi devono essere affrontati perché problemi di tutta Firenze, non per gentile concessione del capoluogo”.

Francesca Gambacciani