Aeroporto. I sindaci “Il Tar ha messo fine ad una vicenda fatta di forzature”

SESTO FIORENTINO – “Una sentenza che mette la parola fine ad una vicenda fatta di forzature. Giornata storica per la Piana fiorentina quella di lunedì scorso: sono state riconosciute tutte le ragioni giuridiche non politiche”. Commenta così il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi la decisione del Tar sul ricorso presentato dai sindaci. “E’ già […]

SESTO FIORENTINO – “Una sentenza che mette la parola fine ad una vicenda fatta di forzature. Giornata storica per la Piana fiorentina quella di lunedì scorso: sono state riconosciute tutte le ragioni giuridiche non politiche”. Commenta così il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi la decisione del Tar sul ricorso presentato dai sindaci. “E’ già stata messa la parola fine perchè il decreto di VIA è stato cancellato” prosegue il sindaco Falchi in una conferenza stampa alla quale erano presenti anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, il vicesindaco di Campi Bisenzio Giovanni Di Fede, il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini.

“E’ stato sancito che l’iter autorizzativo era carente – prosegue il sindaco Falchi – mancavano tutti gli approfondimenti sulla valutazione di impatto ambientale, sul rischio incidenti di aero, su tutti gli elementi necessari che sono stati invece non affrontati e rimandati a dopo. Queste forzature hanno portato il Tar a esprimersi per annullare il decreto di VIA. Una vicenda che mette fine fatta di forzature anche nei confronti dei Comuni che fin dall’inizio hanno portato non solo argomentazioni politiche ma anche tecniche su cui possiamo dire di aver avuto ragione”.

Sulla possibilità di ricorrere da parte del sindaco di Firenze e del presidente della Regione al Consiglio di Stato, il sindaco Falchi ha affermato che “possono ricorrere dove vogliono, siamo in un Paese libero. Se hanno letto la sentenza capiranno che non ci sono da un punto di vista giuridico appigli per mettere in discussione la decisione del Tar che riconosce come mancassero gli elementi minimiper portare avanti questa opera. Elementi importanti come quello urbanistico, il rischio aeroportuale, l’impatto ambientale: non sono valutati come dovevano esserlo a livello di VIA”.

Tutto questo, dicono i sindaci, è stato rimandato ad una fase successiva. “Noi dicevamo che non era ammissibile – proseguono – e il giudice ci ha dato ragione”. Per i sindaci “è improbabile che si possa mettere in discussione una sentenza così netta”.

“Non esistono più i presupposti per procedere con un’opera del genere – prosegue Falchi – lo abbiamo detto fin dall’inizio. Un’opera del genere oltre che sbagliata politicamente su cui possiamo dividerci sul giudizio politico, sulla necessità e sull’opportunità e la nostra posizione è chiara, ma è un’opera portata avanti con forzature amministrative, con procedure create ad hoc,erano illegittime e questo è quello che dice un giudice e un Tribunale amministrativo della nostra Repubblica e non solo alcuni bravi responsabili sindaci che hanno portato avanti una battaglia a viso aperto e che ci ha visto vittoriosi”.