Aeroporto. Il gruppo “Ripartenza” del PD: no all’accanimento terapeutico”

CALENZANO – Sulla sentenza del Consiglio di Stato per l’aeroporto di Pereetola interviene il gruppo che si definisce della “Ripartenza” del PD calenzanese. Il gruppo ritiene necessaria, per le prossime elezioni regionali, “una riflessione sulle dichiarazioni di esponenti di primo piano del PD toscano di voler riproporre un nuovo progetto per il potenziamento dell’aeroporto di […]

CALENZANO – Sulla sentenza del Consiglio di Stato per l’aeroporto di Pereetola interviene il gruppo che si definisce della “Ripartenza” del PD calenzanese. Il gruppo ritiene necessaria, per le prossime elezioni regionali, “una riflessione sulle dichiarazioni di esponenti di primo piano del PD toscano di voler riproporre un nuovo progetto per il potenziamento dell’aeroporto di Peretola. Ci preme che il PD toscano non sia frenato dalla riproposizione di un tema legato a un’altra stagione politica, sbandierato da esponenti in gran parte approdati nel frattempo ad altri lidi”.

“Il PD dei comuni della Piana – si legge nella nota – da anni sostiene che non è opportuno potenziare, costruendo una nuova pista di 2400 metri, uno scalo con tante criticità, con un sedime di soli 120 ettari, che confina con l’autostrada A 11, con il canale di cinta orientale, con importanti insediamenti edilizi; ciò comporterebbe enormi costi e contrasterebbe con il progetto del Parco agricolo della Piana, di cui la stessa Regione ha ribadito la centralità. Su scala regionale esistono opere senz’altro più importanti a cui destinare risorse, a partire dal potenziamento della rete stradale e ferroviaria, utilizzata ogni giorno dai cittadini toscani”.

Il gruppo del PD sostiene che bisogna tener conto di tutta la vicenda passata, ma interrompere “un ‘accanimento terapeutico’ sul progetto, che negli ultimi anni ha visto parte del PD toscano farsi promotore di ‘leggine’ miranti ad ammorbidire le normative e, come se non bastasse, a denunciare le decisioni dei giudici quasi come un incidente, un intralcio alla politica, qualcosa che si deve trovare il modo di neutralizzare, rischiando così di farci cadere nella visione di coloro che nel Dopoguerra hanno favorito l’attacco all’ambiente e al territorio nel nostro Paese. Anche a livello locale, se ci dev’essere una ripartenza del PD, bisogna avere una visione generosa del momento che si sta vivendo: non vi può essere solo continuità con il passato o prestigiatori del presente, pronti ad arrampicarsi su tutti gli specchi pur di galleggiare. Da questo punto di vista suggeriamo che anche a Calenzano, come nei comuni vicini, il Segretario del PD colga l’occasione per rimettere in discussione il ruolo suo e della segreteria, in gran parte espressione proprio della vecchia stagione, e questo nello spirito della volontà di apertura manifestata dal segretario Zingaretti”.