Aeroporto. Il sindaco Falchi “Esito scontato”

SESTO FIORENTINO – “L’esito della seduta di oggi era atteso e pertanto non ci stupisce”. Così il sindaco Lorenzo Falchi dopo la decisione della Conferenza dei servi sul masterplan del nuovo aeroporto di Firenze che si è tenuta oggi a Roma. “Abbiamo nuovamente ribadito tutta la nostra contrarietà e portato nuovi elementi di criticità – […]

SESTO FIORENTINO – “L’esito della seduta di oggi era atteso e pertanto non ci stupisce”. Così il sindaco Lorenzo Falchi dopo la decisione della Conferenza dei servi sul masterplan del nuovo aeroporto di Firenze che si è tenuta oggi a Roma. “Abbiamo nuovamente ribadito tutta la nostra contrarietà e portato nuovi elementi di criticità – dice il sindaco Falchi – tra cui la mancata presentazione ai comuni di un piano di rischio. Si è scelto comunque di andare avanti, nonostante su tutta questa vicenda penda il ricorso al TAR e rimangano irrisolti molti nodi di carattere strategico e politico”.

“Ognuno, oggi, si è assunto la propria responsabilità – prosegue – noi quella di portare fino in fondo e difendere la volontà dei cittadini e una visione di sviluppo alternativa e al servizio di tutti. Il Ministro Toninelli ha preferito, invece, non assumersi alcuna responsabilità e non presentarsi nemmeno oggi. Ho però avuto il privilegio di incontrarlo per caso sulla porta del Ministero e di chiedergli spiegazioni: con molto candore ha rimpallato la responsabilità sul Mibac e confermato che da parte sua non c’è mai stata la volontà di fermare la procedura. Ne prendiamo atto ed esprimiamo preoccupazione per il dato politico che emerge: contrariamente a quanto detto da sempre e a tutti i livelli, il Movimento 5 Stelle è a favore della nuova pista e un ministero cruciale come quello dei Trasporti e delle Infrastrutture è guidato da un Ministro privo di una linea politica coerente”.

“Oggi hanno vinto gli interessi di pochi a spese del futuro di molti e della politica – conclude – Per noi la partita non è chiusa: abbiamo davanti passaggi amministrativi, politici e giudiziari. In tutti continueremo a far valere le nostre posizioni e a lavorare perché, ancora una volta, vengano smentiti quelli che oggi parlano di una storia già scritta”.