Aeroporto, per il sindaco Falchi una “vicenda surreale”

SESTO FIORENTINO – “Il parere tecnico della sottocommissione di Via del Ministero dell’Ambiente conferma tutte le criticità e tutti i rilievi ambientali, urbanistici e relativi al rischio idrogeologico contenuti nel parere inviato dal Comune di Sesto Fiorentino e sostenuti da sempre dalla nostra amministrazione. Era difficile aspettarsi un esito diverso dal momento che il nuovo […]

SESTO FIORENTINO – “Il parere tecnico della sottocommissione di Via del Ministero dell’Ambiente conferma tutte le criticità e tutti i rilievi ambientali, urbanistici e relativi al rischio idrogeologico contenuti nel parere inviato dal Comune di Sesto Fiorentino e sostenuti da sempre dalla nostra amministrazione. Era difficile aspettarsi un esito diverso dal momento che il nuovo progetto ricalca sostanzialmente il vecchio, con i problemi e i limiti evidenziati anche dalla giustizia amministrativa che nel nuovo progetto non solo non vengono superati, ma in qualche caso vengono rivalutati in maniera peggiorativa. È il caso, ad esempio, nelle compensazioni ambientali che in questo masterplan, a fronte di un’area compromessa più grande, sono inferiori rispetto al precedente”. Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi che questa mattina ha commentato il documento redatto dalla sottocomissione ministeriale di Valutazione di Impatto Ambientale relativo al Masterplan del nuovo aeroporto di Firenze.

“Questo documento pone definitivamente questa vicenda nel campo della surrealtà: è dal 2011 che vanno avanti i tentativi di portare in fondo un progetto che ogni volta presenta lacune e carenze così gravi da essere puntualmente affossato in sede tecnica – aggiunge Falchi – Non ho alcun motivo di dubitare delle competenze dei tecnici scelti dai proponenti, Enac e Toscana Aeroporti, né ovviamente mi permetto di sindacare le scelte e le ragioni a monte di tanta perseveranza da parte di questi ultimi. Credo però che la Regione Toscana, che di Toscana Aeroporti è azionista, abbia il dovere di iniziare a dare qualche spiegazione per questi tredici anni di bocciature, un percorso che credo rappresenti un unicum in Italia per un’opera di questo tipo”. “Sappiamo bene che per ora l’iter del procedimento non si ferma e attendiamo adesso il parere complessivo di Via e la riposta dei proponenti – prosegue Falchi – Per quanto ci riguarda continueremo ad approfondire la documentazione, coordinandoci insieme alle altre amministrazioni comunali contrarie all’opera, e a chiedere che si torni a mettere al centro di ogni scelta il Parco agricolo come elemento ordinatore dell’area”.