Aeroporto. Socialisti “Il sindaco poteva chiedere il trasferimento delle competenze metropolitane”

SESTO FIORENTINO – Non rimproveri, ma atti pratici: questo secondo il Partito Socialista sestese avrebbe dovuto fare il sindaco Lorenzo Falchi rivolgendosi al ministro dopo la Conferenza dei servizi sull’aeroporto. “Siamo dell’avviso che la nostra collettività, in sede di Conferenza dei Servizi – si legge in una nota del Partito socialista – avrebbe potuto chiedere, […]

SESTO FIORENTINO – Non rimproveri, ma atti pratici: questo secondo il Partito Socialista sestese avrebbe dovuto fare il sindaco Lorenzo Falchi rivolgendosi al ministro dopo la Conferenza dei servizi sull’aeroporto. “Siamo dell’avviso che la nostra collettività, in sede di Conferenza dei Servizi – si legge in una nota del Partito socialista – avrebbe potuto chiedere, per esempio, di trasferire, alle competenze metropolitane, in altre parole alla viabilità ordinaria, l’asta terminale (sei km) della FI- Mare e ancora di selezionare il traffico all’altezza del nodo autostradale di Firenze Nord; ciò avrebbe eliminato gli aspetti negativi, in materia di viabilità, causati dallo spostamento della direzione della pista che insiste nel Comune di Sesto Fiorentino”.

“L’intento del sindaco era di mettere – si legge nella nota – in risalto la contraddizione del M5S che non era riuscito a essere ‘movimento di lotta e di governo’, nello specifico. Eppure tutto lascia pensare che altre fossero la motivazione a spronare il Sindaco a fare quelle rimostranze. E’ utile ricordare, infatti, che, nelle elezioni  comunali del 2016, l’attuale sindaco ha avuto una maggioranza di consensi tra i cittadini cavalcando l’ormai consolidata onda delle amministrazioni sestesi, contrarie allo sviluppo e alla messa in sicurezza dell’infrastruttura. Di fatto il centro  sinistra perde la guida della città; per la  prima volta, la guida passa nelle mani di personaggi politici e amministratori, espressione di movimenti del centro sinistra sestese. Sesto elegge un sindaco indicato dai movimenti politici; è lo stesso gruppo  dirigente che aveva partecipato  attivamente, nell’ultimo decennio, alla vita politica della nostra realtà. Ha inizio un processo d’isolamento politico, incomprensibile; si delimitano i confini a  difesa  della ‘Fortezza Bastiani’. Si aspetta l’arrivo dei Turchi ovvero di coloro vogliono devastare la Piana  Fiorentina. Quindi un no al termovalorizzatore, un no all’adeguamento aeroportuale. Anzi si mette in cantiere un nuovo Piano Strutturale, insieme al Comune di Calenzano, per aumentare le aree destinate al parco e omettendo un’analisi appropriata dello sviluppo aeroportuale (il progetto era già in discussione nella Conferenza dei Servizi) in sede di elaborazione del Piano Strutturale”.
“Le nostre riflessioni – conclude la nota – dovrebbero essere di aiuto per capire gli atteggiamenti del Sindaco e allo stesso tempo rendere più comprensibili le ragioni, i motivi per cui tutto ciò non è stato preso nella dovuta considerazione.
Un’occasione persa per la nostra collettività. In un mondo di ‘senza lavoro’, di ‘precariato digitale’ e di ‘contratti temporanei’, non ci resta che prendere a pretesto il detto di un filosofo: credete almeno negli Dei, memori del giusto e dell’ingiusto”.