SESTO FIORENTINO – “Il Consiglio comunale di ieri pomeriggio ha perso una bella occasione. Su l’ordine del giorno riguardante l’aeroporto eravamo ad un centimetro da una posizione comune, larga e condivisa, per risolvere le tante criticità e i tanti problemi che questa opera porta, ma mentre il Sindaco Falchi apriva ad una intesa ampia il capogruppo Guarducci di ‘Per Sesto’ chiudeva la possibilità di mediazione”. E’ quanto afferma in una nota il Pd.
“Dispiace che la logica di mettere la ‘bandierina Tar’ nel chiedere alla Regione di non fare ricorso al Consiglio di Stato abbia vinto -dice il capogruppo del Pd Lorenzo Zambini – Una richiesta che non risolve niente e che chiede alla Regione in modo strumentale di rinunciare a un proprio diritto. Ecco per serietà non partecipiamo alla collezione delle ‘bandierine'”.
“Atto isolazionista” così il Pd definisce la decisione dei di Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano e Sesto Fiorentino di diffidare il Ministro dell’Ambiente, “di percorrere la propria strada ignorando di fatto il tavolo tecnico e politico costituito nel 2015 da nove sindaci dell’area fiorentina e pratese. Tavolo che ha prodotto importanti osservazioni sul progetto dell’aeroporto che il ministero dell’Ambiente ha fatto proprie”.
“Anche la ‘bandierina diffida’ ci pare inutile e rischia di compromettere il tavolo politico e tecnico costruito nel tempo. Un amministratore si giudica per i risultati non per i proclami – dice Zambini – Gridare nel deserto fa perdere solo la voce. Da dove si riparte? L’idea che ogni Comune vada in ordine sparso ci spaventa. Penso che dopo il pasticcio della diffida al ministero si debba avere la forza e la saggezza di ripartire da subito tutti insieme da quel tavolo politico”.