“Aleida ha coinvolto ed emozionato gli studenti del liceo Agnoletti”

CAMPI BISENZIO – Se nei giorni scorsi sono fioccate le polemiche per l’arrivo a Campi Bisenzio di Aleida Guevara, la figlia del “Che”, a partire dall’intitolazione della strada, poi rinviata a data da destinarsi, a quanto è successo fuori dal liceo Agmoletti, oggi prova a fare un po’ di chiarezza Federica Cresci, la traduttrice di […]

CAMPI BISENZIO – Se nei giorni scorsi sono fioccate le polemiche per l’arrivo a Campi Bisenzio di Aleida Guevara, la figlia del “Che”, a partire dall’intitolazione della strada, poi rinviata a data da destinarsi, a quanto è successo fuori dal liceo Agmoletti, oggi prova a fare un po’ di chiarezza Federica Cresci, la traduttrice di Aleida Guevara. “Nella mattinata di sabato 16 marzo – spiega – era prevista la cerimonia ufficiale d’inaugurazione della via dedicata al comandante della rivoluzione Ernesto Che Guevara, nei pressi del liceo Agnoletti, cerimonia promossa e fortemente voluta dal Comune e dal sindaco Emiliano Fossi. Purtroppo, a causa delle lungaggini burocratiche a carico della Prefettura, la prevista inaugurazione è stata posticipata a data da destinarsi in attesa della necessaria autorizzazione. Nonostante tutto, ha avuto luogo l’incontro fra Aleida Guevara March, figlia del “Che” e gli studenti del liceo, alla presenza del sindaco Fossi, che ha introdotto il dibattito, la preside dell’Istituto e alcuni professori”. Entrando nel merito dell’incontro, “Aleida Guevara ha raccontato aneddoti del giovane studente Ernesto Guevara de la Serna, che hanno messo in risalto le sue indiscutibili qualità umane, sociali, educative e politiche. Sono stati evidenziati i valori e gli insegnamenti legati alla pedagogia dell’uomo nuovo. Interessata ed emozionata la partecipazione di tutti i presenti. Aleida è riuscita a coinvolgere, emozionare e anche divertire i numerosi studenti presenti, chiudendo l’incontro con una canzone da lei cantata e dedicata al padre. All’uscita dal liceo, fuori ai cancelli, si erano radunati alcuni esponenti di Forza Italia con bandiere, cartelli e slogan offensivi contro la memoria del Che. Ma gli studenti hanno reagito con forza, difendendo il valore educativo e pedagogico dell’incontro”.