“All in for all”, a Spazio Reale l’inclusione è sempre di casa

CAMPI BISENZIO – Per capire quello che è stato “All in for All”, il network in prospettiva inclusiva che di recente ha animato Spazio Reale, basta osservare l’immagine scattata durante il Flash mob. Due giorni in cui gli organizzatori hanno tentato di facilitare e sviluppare percorsi culturali e pratici, due giornate intense e ricche, sia […]

CAMPI BISENZIO – Per capire quello che è stato “All in for All”, il network in prospettiva inclusiva che di recente ha animato Spazio Reale, basta osservare l’immagine scattata durante il Flash mob. Due giorni in cui gli organizzatori hanno tentato di facilitare e sviluppare percorsi culturali e pratici, due giornate intense e ricche, sia nella quantità dei momenti in programma che nella qualità delle relazioni e delle sensazioni vissute.

La Convention regionale “Special Olympics” della domenica mattina, “The revolution is inclusion”, è stata il fil rouge dell’iniziativa. All’interno della Convention, infatti, la presenza di atleti e partner sul palco è stata costante, non solo per raccontare le proprie abilità e soddisfazioni sportive ma per comunicare e trasmettere al numeroso pubblico, idee, punti di vista, riflessioni e spunti operativi. Una Convention curata nei dettagli dallo staff toscano del movimento internazionale che, preparando il copione dal mese di ottobre, ha voluto mettere nella migliore condizione possibile tutti coloro che hanno tradotto con la presenza quanto riportato sulla carta. Una Convention che ha visto la partecipazione di venti realtà associative toscane, per un totale di quasi 500 presenti. Terminata la Convention, si è passati al momento delle “Comunicazioni poster”, con venti giovani laureati che hanno avuto l’occasione di raccontare ai presenti le loro tesi. E nel pomeriggio il Flash mob, all’interno del quale, attraverso la musica e la coreografia, grandi e piccoli hanno condiviso la bellezza di esserci e di significare che è possibile. E poi ancora tante altre attività, con la presenza attenta e interessata di quasi cento studenti universitari impegnati nei corsi di laurea in Scienze dell’Educazione, Scienze dell’Educazione e della Formazione e Scienze Motorie dell’Università di Firenze e della Lumsa di Roma.

Il week end è proseguito con il percorso formativo “Progettazione di attività, contesti ed eventi in prospettiva inclusiva”, ideato per operatori della scuola e dell’extra-scuola. Percorso che proseguirà nel mese di febbraio e che ha come obiettivo quello di condividere un linguaggio comune tra tutte quelle persone che, con intensità, ruoli e tempistiche differenti, andranno a prendere parte ai processi educativi di bambine, bambini, giovani e giovani adulti. Il percorso, con la presenza di 40 iscritti, dopo una prima fase teorica ha coinvolto i partecipanti nei laboratori pratici di Baskin, calcio, Young Athletes, Motor Activity Training Program e Tchoukball. Tante le scuole presenti a Spazio Reale: l’Istituto Comprensivo Galileo Ferraris di Spello (Perugia), il Liceo Scientifico Francesco Redi di Arezzo, l’Istituto Leonardo da Vinci Liceo Scientifico Paritario di Prato, l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Niccolò Machiavelli di Firenze. Ad accoglierle, grazie alla collaborazione del Comune di Campi Bisenzio, le locali scuole dell’infanzia Andersen, Gandhi e Riccardo Valerio, le Scuole Primarie Frà Ristoro, La Villa-Pablo Neruda e Vamba e le Scuole Secondarie di primo grado Garibaldi, Matteucci e Verga.

Due giorni che hanno ospitato anche alcune tavole rotonde, ulteriori momenti di studio dove docenti della Scuola e delle Università, professionisti della salute, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni, tecnici sportivi, operatori del terzo settore, studenti universitari hanno avuto la possibilità di dialogare ed elaborare documenti su tematiche come Apprendimenti e innovazioni tecnologiche, diritti e tempo libero, apprendimenti e territori, sport inclusivi fra comunicazioni e sostenibilità.