Allevamento di Fossombrone: a Mosca una “manita” di titoli mondiali

SIGNA – “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo”: Nando Martellini, nella notte del Bernabeu, ai Mondiali del 1982 si fermò a tre (tanti erano allora i titoli iridati conquistati dalla nazionale italiana di calcio). L’Allevamento di Fossombrone è arrivato addirittura a cinque. Cinque in una volta […]

SIGNA – “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo”: Nando Martellini, nella notte del Bernabeu, ai Mondiali del 1982 si fermò a tre (tanti erano allora i titoli iridati conquistati dalla nazionale italiana di calcio). L’Allevamento di Fossombrone è arrivato addirittura a cinque. Cinque in una volta sola visto che stiamo parlando del “World Dog Show” che si è appena svolto a Mosca. In altre parole il Campionato mondiale canino organizzato dalla Russian Kynological Federation, sotto l’egida della Federazione Cinologica Internazionale. Come cornice la Crocus Hall Expo di Mosca, che ha ospitato la più importante competizione cinofila di bellezza del mondo e che ha visto la partecipazione di oltre 25.000 soggetti di tutte le razze, provenienti da tutte le parti del pianeta. I pochi italiani presenti si sono distinti e hanno lasciato il segno. Cinque titoli iridati sono andati all’Italia grazie all’Allevamento di Fossombrone, che è riuscito a vincere con sette soggetti di razza Cane Lupo di Saarloos, con i quali ha ottenuto i massimi risultati possibili per la razza. La squadra dell’Allevamento di Fossombrone, conosciuta come “FOS-team”, era formata da Federico Vinattieri, Alessandro Brogi, Catiuscia Cini, Verio Cardoni, Alessia Poncina e capitanata da Sara Rosa Dioguardi; e ha condotto i propri soggetti alla vittoria nel ring del mondiale russo, sotto l’attento e ineccepibile giudizio dell’esperto giudice russo, Eugene Yerusalimsky, il quale, a fine giudizi, si è complimentato con la squadra italiana per la bellezza dei propri soggetti. “Il momento che più ha gratificato le nostre vittorie sono stati i complimenti e gli apprezzamenti per la nostra selezione, da parte del giudice russo – afferma Sara Rosa Dioguardi, che non ha saputo contenere la commozione e la gioia che questa vittoria le ha regalato – è stata una delle trasferte più particolari alle quali abbia mai partecipato, piena di imprevisti e cambi di programma, non solo in esposizione, ma anche durante il lungo viaggio per arrivare a Mosca”. “Ma nonostante le mille vicissitudini – continua – siamo riusciti in un’impresa epica, una squadra unita come mai prima, trionfa portando in Italia ben cinque campioni del mondo”. “Bersagliera”, “Lumos Solem”, “Giulia Dolce”, “Hope for the future”, “Brisingr”, “Inheritance” e “Prima Lupa”, questi i particolari nomi dei Saarloos che hanno ottenuto la più alta qualifica di primo Eccellente al Mondiale di Mosca. Degna di nota la vittoria di Brisingr di Fossombrone, arrivato al record della sua quarta vittoria mondiale. “Un vero trionfo. Queste cinque medaglie d’oro gratificano tutti i sacrifici di anni”, dice Federico Vinattieri, titolare dell’allevamento, fondato nel 1977 a San Mauro. Con questi cinque titoli Fossombrone si porta a quota ventuno titoli mondiali vinti, raggiungendo i primi posti nel ranking internazionale F.C.I. Dopo i successi mondiali ottenuti a Berna, Bruxelles, Poznan, Bratislava, Herning, Parigi, Salisburgo, Budapest, Helsinky, Milano ora nella “collezione” delle coppe del mondo di Fossombrone è entrata anche Mosca 2016.