Alluvione, FdI: “Dal Governo 405 milioni, se non arrivano la responsabilità è della struttura commissariale”

FIRENZE – “E’ comprensibile il disagio del Pd. Un disagio figlio delle proprie contraddizioni, delle proprie faide interne, della totale incapacità di amministrare. Ma stavolta non si può restare in silenzio e diventa, al contrario, indispensabile replicare a certe bugie. Il governo ha già iniziato a distribuire soldi per i rimborsi a Regione e ai […]

FIRENZE – “E’ comprensibile il disagio del Pd. Un disagio figlio delle proprie contraddizioni, delle proprie faide interne, della totale incapacità di amministrare. Ma stavolta non si può restare in silenzio e diventa, al contrario, indispensabile replicare a certe bugie. Il governo ha già iniziato a distribuire soldi per i rimborsi a Regione e ai singoli cittadini, alle famiglie e alle imprese travolte dall’alluvione dello scorso anno. Per inciso, il governo ha stanziato più di 405 milioni alla Toscana per famiglie, industria, agricoltura e imprese esportatrici”: a dirlo sono il capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Vittorio Fantozzi, e la consigliera Elisa Tozzi.

“Capiamo la rabbia del Pd, – aggiungono – la sua frustrazione nel vedere un esecutivo di centrodestra amministrare bene l’Italia e, nel caso specifico, venire incontro ai cittadini pratesi. Il Pd e la sinistra tutta, dovrebbe pensare a cambiare certi paradigmi clientelari e pensare di più alla gestione dei fiumi, solo per fare un piccolo esempio. Per carità, comprendiamo il nervosismo dopo l’ennesimo tonfo in Liguria, ma la realtà non può essere modificata a proprio piacimento. E, men che meno, il futuro dei cittadini”. 

“Nel dettaglio, sono 33,7 i milioni destinati alle somme urgenze e al soccorso alla popolazione, 100, attraverso il Simest, per le aziende esportatrici e la filiera, – concludono – 50 i milioni per il recupero della capacità produttiva; 88,5 è l’ammontare dei finanziamenti destinati a varie necessità legate alla ricostruzione e 66 milioni sono stati resi disponibili grazie a un emendamento al decreto Pnrr e sono quelli per i ristori da 5.000 euro alle famiglie. Il problema è che la Regione non sta erogando quest’ultimi contributi perché sta rallentando le procedure che, da regolamento, dovevano essere seguite dai Comuni che però solo in questi giorni e solo alcuni stanno aprendo gli sportelli. Dopodiché c’è da dire che anche le amministrazioni comunali hanno importanti responsabilità su quanto avvenuto soprattutto nelle zone densamente popolate come Montemurlo, Prato o Campi Bisenzio. Tutti i Comuni hanno i piani della protezione civile aggiornati? C’è un controllo dei corsi d’acqua tombati? Chi ha approvato i piani urbanistici che hanno permesso di costruire dovunque? C’è da chiedersi, poi, con quanta efficienza stia lavorando la struttura commissariale regionale, che per legge deve gestire queste risorse, dando risposte tempestive ai cittadini: struttura in capo al governatore Giani. Perché ancora oggi molti cittadini non sanno a chi rivolgersi per ricevere i contributi? Altro discorso sono i criteri per definire i ristori, materia su cui sarebbe opportuno aprire un confronto”.