Alluvione, gestione dell’emergenza: Campi a Sinistra contro il Pd. “Il luogo idoneo per parlarne è il consiglio comunale”

CAMPI BISENZIO – E’ ancora polemica sulla gestione dell’emergenza alluvione. Prima è stata la volta del Pd che ha rivolto al sindaco Andrea Tagliaferri undici domande; quindi è stato lo stesso primo cittadino campigiano a voler replicare punto per punto. Adesso è Campi Sinistra, nata grazie alla fusione con Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista, che […]

CAMPI BISENZIO – E’ ancora polemica sulla gestione dell’emergenza alluvione. Prima è stata la volta del Pd che ha rivolto al sindaco Andrea Tagliaferri undici domande; quindi è stato lo stesso primo cittadino campigiano a voler replicare punto per punto. Adesso è Campi Sinistra, nata grazie alla fusione con Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista, che torna sull’argomento: “Concepiamo la politica come strumento per dirigere lo sviluppo della società su vie che portino la comunità a essere il miglior luogo di vita per tutti; non possiamo quindi tacere di fronte a quanto letto recentemente a firma del Partito Democratico campigiano, perché varie sono le implicazioni: la prima, e più grave, è la palese volontà di sfruttare una sciagura che ha colpito Campi Bisenzio per un ritorno di visibilità politica, ignorando totalmente la necessità di unione che una comunità ha durante una crisi. Speravamo di uscirne tutti insieme, con lo spirito che ha mosso i tanti volontari che si sono distribuiti nelle ampie zone colpite, di chi si è messo a disposizione per reperire materiali, strumenti e aiuti, delle associazioni che hanno messo a disposizione spazi e forze semplicemente perché c’ era, e c’è, chi ne ha bisogno”.

“Evidentemente – aggiungono – non tutti sono mossi dalle stesse priorità, si preferisce speculare, si preferisce rimestare il malcontento di una comunità ferita in cerca di un ritorno di voti e consenso, sorvolando opportunamente sul precedente decennio che non ci risulta abbia portato ampi miglioramenti alla sicurezza idraulica se non in riferimento a operazioni già avviate dalle precedenti amministrazioni. Si premette la volontà di non fare sciacallaggio, andando però a porre una serie di quesiti per cui il luogo idoneo, se l’interesse è onesto e non propedeutico a un ritorno di immagine, è quello del consiglio comunale, strumento di confronto per le forze politiche, in cui il Pd ha un’ampia rappresentanza e quindi tutte le possibilità e strumenti previsti per porre leciti quesiti alle altre forze politiche”.

“Pur nella perplessità per le modalità prima espresse – concludono – non è nostra abitudine sottrarsi al confronto, sono già previste, e calendarizzate, infatti assemblee pubbliche per dare spazio ai quesiti che i campigiani ci vorranno porre e per informare al meglio la nostra comunità, con la chiarezza propria di una presenza tangibile. Molti sarebbero i quesiti e le puntualizzazioni da fare in merito all’inadeguatezza tragicamente dimostrata delle strutture che avrebbero dovuto tenere al riparo i cittadini da quanto accaduto, pur consci della straordinarietà dell’evento non siamo scevri dalla volontà di approfondire, anche per offrire migliori soluzioni future, lo stato e gli iter che hanno portato all’ attuale situazione di quelli che si sono dimostrati i punti deboli dell’arginatura del Marina, del Fosso Reale e del Marinella”.