Alluvione, gli amministratori Pd: “Dove è il governo? Non c’è ancora un euro per la ricostruzione”

PRATO – Gli amministratori locali del Partito Democratico di Prato lanciano l’allarme sui fondi post-alluvione.  “Finora – dicono – sono arrivate solo una parte delle risorse destinate alle somme urgenze, mancano totalmente i fondi destinati alla ricostruzione e ai rimborsi statali per cittadini e imprese. Una situazione intollerabile – continuano – che fino a questo […]

PRATO – Gli amministratori locali del Partito Democratico di Prato lanciano l’allarme sui fondi post-alluvione.  “Finora – dicono – sono arrivate solo una parte delle risorse destinate alle somme urgenze, mancano totalmente i fondi destinati alla ricostruzione e ai rimborsi statali per cittadini e imprese. Una situazione intollerabile – continuano – che fino a questo momento è stata arginata solo grazie alla Regione Toscana e al lavoro delle singole amministrazioni locali”. A oggi dal governo sono arrivati solo i fondi per coprire le spese immediate dei soccorsi e quelle relative agli interventi realizzati in somma urgenza. Totalmente scoperto il capitolo degli interventi strutturali e delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Nella sola provincia di Prato sono previsti 172 interventi per un importo complessivo di 83 milioni di euro, interventi che al momento non hanno alcuna copertura economica. Infine, il tema dei rimborsi a famiglie e imprese, soggetti che hanno ricevuto solo i contributi della Regione Toscana e che sono in attesa di capire quando arriveranno quelli statali.

“Voglio essere chiaro con il governo, – dice Matteo Biffoni, sindaco di Prato – i soldi delle amministrazioni locali e della Regione Toscana a un certo punto finiscono. Solo come Comune abbiamo spostato dal nostro bilancio 11 milioni per intervenire nelle aree più colpite dall’alluvione. Ora, se non arrivano i sostegni promessi da Roma, faremo fatica a mettere in sicurezza tutto il territorio. Tralascio il capitolo dei rimborsi, perché cittadini e imprese, oltre ai soldi del Comune e della Regione Toscana, non hanno visto un euro da parte del governo. Dov’è il fondo per le calamità naturali? Non pretendo che siano stanziati nell’immediato 2,5 miliardi di euro, chiedo solo un po’ di ristori, un po’ di rimborsi per chi in questi mesi è stato colpito dall’alluvione”.

“La Regione Toscana – aggiunge Monia Monni, assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile – ha investito 165 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza, quindi per ripristinare uno stato di sicurezza accettabile nei luoghi colpiti dall’alluvione subito dopo il 2 novembre scorso. Dal Governo per ora abbiamo ricevuto 33,5 milioni e stiamo aspettando i rimanenti 88,5 milioni, che dovrebbero arrivare a breve. ma su tutto il resto non c’è certezza, in particolare sul fronte dei rimborsi a famiglie e imprese che, per ora, hanno potuto accedere solo alle risorse stanziate dalla Regione. E’ questo il vero problema. C’è un emendamento del Governo che stanzia 66 milioni, ma è un atto inefficace perché non chiarisce chi dovrà gestire i fondi, né in quale ‘portafoglio’ questi saranno collocati, e questo blocca tutto, in momento in cui anche la gestione Commissariale è scaduta. Ancora meno sappiamo sui fondi per la ricostruzione, una partita tanto corposa quanto importante, con la quale si dovranno ripristinare livelli di sicurezza superiori a quelli precedenti il 2 novembre. Per questo sono stati stimati interventi da 1,1 miliardi di euro e di queste risorse non sappiamo ancora nulla”.

“Dopo l’alluvione del 2 novembre Prato si è rialzata, – dice Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale Pd – ma lo ha fatto grazie alla forza dei suoi cittadini, delle sue famiglie, delle sue imprese. Prato è una città che corre e ha bisogno che questa velocità ce la mettano anche le istituzioni. Finora il governo ha messo pochissime risorse e non ha previsto nemmeno un decreto ad hoc come invece è stato fatto per l’Emilia-Romagna. Noi oggi non vorremmo essere qui a denunciare l’assenza del governo. Lo dico sinceramente, avremmo voluto vedere i parlamentari del centrodestra schierati a difesa della città e del territorio. Noi da tempo siamo pronti a collaborare con tutti per il bene della città, lo abbiamo dimostrato con gli atti parlamentari, con gli emendamenti, con le interrogazioni, tutti finalizzati ad avere risposte certe e chiare per i territori colpiti. Alle parlamentari della destra dico che Prato viene prima del governo, prima dei diktat di partito e anche prima della presidente del Consiglio”.

“Stiamo lavorando nel modo più rapido possibile sugli interventi di somma urgenza, – conclude Simone Calamai, sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia di Prato – certo, se i tempi di finanziamento da parte del governo fossero stati più veloci, avremmo fatto prima molti lavori. Ora da parte dello Stato devono arrivare delle risposte e degli impegni precisi sugli interventi di ricostruzione e di mitigazione del rischio idrogeologico. Questa è una priorità assoluta. Inoltre, torno a chiedere maggiore attenzione da parte di Roma nei confronti delle famiglie e delle imprese che fino ad ora hanno visto solo i contributi erogati dalla Regione Toscana”.