SIGNA – Una lettera aperta al sindaco Giampiero Fossi e a tutto il consiglio comunale. E’ quella inviata dalla sezione signese dell’Anpi, a firma della sua presidente Selene Samà e del direttivo, dopo la presa di posizione di Uniti per Signa (pubblicata stamani su Piananotizie) in merito alla svastica riprodotta nei pressi del monumento ai caduti di San Mauro.
“Siamo a pochi giorni dalla cerimonia per il 76° anniversario della Liberazione, – si legge nel documento – una data fondamentale per la storia del nostro territorio che, a maggior ragione quest’anno, deve chiamare tutti al senso di unità, a ritrovarci di nuovo uniti nei valori della Costituzione nata dalla Resistenza, nella fiducia nelle istituzioni democratiche, in una rinnovata solidarietà tra noi. Veniamo da mesi difficili per il Paese e per Signa, caratterizzati dalla pandemia e dalle sue ripercussioni economiche e sociali. Riteniamo importante proprio in questo momento di difficoltà, stimolare la politica sui temi della Resistenza e della Memoria, temi che costituiscono le radici su cui si è fondata ed è cresciuta la nostra comunità. Se le fondamenta sono solide infatti, anche davanti agli sconvolgimenti sociali ed economici, come quello che abbiamo trascorso tutti quest’anno a causa della pandemia, tutto si può ricostruire, così come fecero i nostri concittadini nel dopo guerra. La nostra riflessione ha come punto di partenza il disconoscimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini concessa dal Consiglio comunale di Signa nel maggio del 1924. La storia non si cancella e gli errori e gli atti cristallizzati nel passato è importante che rimangano come monito per le future generazioni. Noi pensiamo che sia importante scrivere un nuovo presente, una storia odierna che rappresenti la Signa di oggi, sensibile da sempre ai temi della Resistenza e della Memoria. Riteniamo importante questo gesto simbolico, non solo a fronte della storia del nostro territorio e dei sacrifici compiuti dalla popolazione per riconquistare la libertà, valso il riconoscimento della Medaglia d’argento al merito civile, ma anche alla luce del contesto storico in cui viviamo. Purtroppo sempre più spesso la cronaca ci riporta episodi di intolleranza, di razzismo, di odio, di rigurgiti fascisti fatti di spregi alle lapidi che ricordano i partigiani, di gesti apologetici. Proprio qui in Toscana in questa estate si sono verificati due episodi gravi: l’incendio di una lapide a Grosseto dedicata ai partigiani e l’imbrattamento del murales a Firenze dedicato alla memoria di Silvano Sarti. E’ di stamani la notizia dell’imbrattamento con una svastica del muro di fronte al monumento ai caduti di San Mauro. Un gesto che ci indigna profondamente e che mostra l’ignoranza, o peggio l’indifferenza, rispetto ad un momento storico segnato da terribili atrocità verso l’umanità che non si possono e non si devono dimenticare. Ecco il perché di questo stimolo alla riflessione rivolto alla politica e ai rappresentati delle istituzioni locali proprio alla vigilia della Liberazione. Tra pochi giorni infatti rinnoveremo la nostra adesione ai valori della Costituzione e questi costituiscono le falde della democrazia di cui tutti siamo chiamati ad avere cura”.