Area Leopolda, la “rigenerazione urbana” delle ex Officine grandi riparazioni può partire

FIRENZE – Il consiglio comunale fiorentino ha dato il via libera alla rigenerazione urbana e alla conseguente trasformazione dell’area Leopolda con la dismissione delle ex Officine grandi riparazioni (Ogr) di Ferrovie e il recupero di un altro pezzo di città. Il nuovo assetto, inoltre, rende indipendente la realizzazione della linea 4 della tramvia dal resto […]

FIRENZE – Il consiglio comunale fiorentino ha dato il via libera alla rigenerazione urbana e alla conseguente trasformazione dell’area Leopolda con la dismissione delle ex Officine grandi riparazioni (Ogr) di Ferrovie e il recupero di un altro pezzo di città. Il nuovo assetto, inoltre, rende indipendente la realizzazione della linea 4 della tramvia dal resto della trasformazione urbana e “consente – si legge in una nota –  le “accelerazioni” nella progettazione per l’acquisizione dei finanziamenti statali. Si individua la necessità di un accesso ciclopedonale alla fermata della linea 4 lungo via Paisiello in corrispondenza di via Rinuccini e di un sottopasso pedonale di viale Rosselli, per rendere i tempi di attraversamento pedonali compatibili con i tempi di percorrenza delle auto”.

Dopo l’ok della giunta, su proposta dell’assessore all’urbanistica, Giovanni Bettarini, il consiglio comunale ha ratificato ieri l’accordo di pianificazione fra Comune di Firenze e Regione Toscana previsto dal Pit, dando il via alla relativa variante urbanistica. Secondo Bettarini “si tratta di una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana della nostra città, grazie alla quale un’area fondamentale sarà completamente riqualificata, mantenendo a zero il consumo di suolo”.

L’accordo libera una superficie utile lorda di 42.000 metri quadrati dei capannoni dell’Ogr per la quale è prevista la trasformazione in quartiere con funzioni di residenza, commercio e servizi. Il tutto nel rispetto dei volumi esistenti. A ciò potrebbero sommarsi i 12.000 metri quadrati di “atterraggio” delle superfici da demolire nell’area del complesso ferroviario di Campo di Marte (tale opzione sarà definita in sede di definizione del piano attuativo).