Arti, botteghe e mestieri: in Comune dodici dipinti di Palazzo Pitti in mostra

SIGNA – Arti, botteghe e mestieri. In tre parole pensi di aver detto tutto mentre in realtà quello che ti si apre davanti è un “mondo” intero. Sicuramente da vedere – e apprezzare – la mostra che prende ufficialmente il via in quella che un tempo, al piano terra del Comune di Signa, era la […]

SIGNA – Arti, botteghe e mestieri. In tre parole pensi di aver detto tutto mentre in realtà quello che ti si apre davanti è un “mondo” intero. Sicuramente da vedere – e apprezzare – la mostra che prende ufficialmente il via in quella che un tempo, al piano terra del Comune di Signa, era la stanza riservata all’archivio. Una mostra organizzata dall’Associazione Scambi Internazionali (nella figura del suo presidente Maurizio Catolfi che, nella vita di tutti i giorni, è un funzionario tecnico della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale fiorentino) e che racchiude, in un’unica stanza appunto, dodici dipinti sconosciuti provenienti dai depositi della Galleria Palatina di Palazzo Pitti e del Cenacolo di Andrea del Sarto. Non a caso, l’ex archivio comunale (che fino ad oggi ha già ospitato una quarantina di esposizioni) ha per l’occasione un allestimento tutto nuovo, che ti fa respirare davvero l’atmosfera di Palazzo Pitti e che l’Asi ha donato al Comune. Insomma, chiunque avrà la fortuna di visitare la mostra nei prossimi dieci giorni – questa la durata ipotizzata – potrà ammirare opere che arrivano da una delle massime pinacoteche del sistema museale fiorentino. Due, come ha spiegato lo stesso Catolfi, gli elementi che fanno da collante alla mostra: innanzitutto “si tratta di quadri frutto della cosiddetta pittura di genere, ovvero quella particolare arte in auge nel Seicento e nel Settecento nei paesi fiamminghi”.
Non di meno, come già detto in precedenza, sono tutti dipinti sconosciuti,”opere mai esposte al grande pubblico – ha scritto Catolfi – e che testimoniano nella loro iconografia un mondo ormai scomparso, lontano anni luce dalla società attuale; esso, però, proprio per questa distanza di tempi e costumi rispetto a noi contemporanei, assume, ai nostri occhi, il fascino del passato che ritorna a vivere sulla tela”. Una mostra, insomma, che “permette a Signa di fare un ulteriore salto di qualità”, ha detto il sindaco Alberto Cristianini mentre l’assessore alla cultura Giampiero Fossi si è soffermato sul fatto che “l’Asi è una delle associazioni più importanti che lavorano al fianco dell’amministrazione comunale e grazie alla quale è stato portato a Signa un “pezzo” di Palazzo Pitti”. La mostra viene inaugurata nel fine settimana che vede anche l’undicesima edizione del “Mercatino di Natale di Oberdrauburg” (sotto i portici di viale Mazzini e in piazza Cavour) ed è legata inoltre alla premiazione “La vecchia bottega” che si svolgerà domenica mattina alle 11 in sala giunta.