Asili nido. Privati contestano la determinazione a favore dell’Albero Nido

CALENZANO – Con l’apertura del nuovo asilo nido a Settimello si riteneva che le problematiche legate a questo settore (liste d’attesa) venissero automaticamente azzerate. E invece, mentre Albero Nido apre i battenti, altri operatori privati del settore sono in agitazione. La polemica nasce dalla pubblicazione della determinazione n. 105 del 19 marzo da parte dell’amministrazione […]

CALENZANO – Con l’apertura del nuovo asilo nido a Settimello si riteneva che le problematiche legate a questo settore (liste d’attesa) venissero automaticamente azzerate. E invece, mentre Albero Nido apre i battenti, altri operatori privati del settore sono in agitazione.
La polemica nasce dalla pubblicazione della determinazione n. 105 del 19 marzo da parte dell’amministrazione comunale con la quale si riconoscerà, alla cooperativa Arca che ha costruito in project financing e gestirà l’asilo di Settimello, un corrispettivo di 810 euro al mese quale retta pro capite per ciascun bambino che la struttura ospiterà fino ad un massimo di 30, “prelevati” dalla graduatoria comunale. Un impegno di spesa, narra la determinazione, per il periodo aprile-dicembre 2014 pari ad oltre 121.500 euro.
La prima contestazione è per l’importo della retta mensile visto che, dicono gli imprenditori, “le tariffe medie in Toscana sono di circa 400 euro”.
“Ma il problema non è solo Albero nido – dice Manuela Baccini del Nido Bimbi Curiosi di via Giusti – anche per il nido Fantabosco della Chiusa, un’altra cooperativa sociale, il comune di Calenzano ha praticamente azzerato l’affitto. Mi domando se ad oggi abbiamo fatto bene ad investire a Calenzano. Se chi investe sul territorio deve essere annientato dall’amministrazione pubblica con atti di palese concorrenza sleale nei servizi di pubblica utilità, viene proprio la voglia di chiudere tutto e andare altrove”.