FIRENZE – Assemblea densa di argomenti quella che ha visto riuniti i Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia appartenenti all’Ato Toscana Centro, l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L’assemblea si è svolta in modalità remoto ed è stata diretta dalla presidente, Cecilia Del Re, che, introducendo l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, ha messo sul tappeto tre tematiche: la necessità di vedere riconosciuta una premialità ai Comuni più performanti in materia di raccolta differenziata con appositi stanziamenti regionali, così come richiesto congiuntamente dai tre Ato della Regione quale sostegno necessario a Comuni e cittadini.
Inoltre sono stati chiesti i tempi del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati ed è stata ribadita la necessità, per l’Ato, di poter adeguare il proprio organico ai nuovi compiti assegnati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. In merito al primo punto, l’assessore Monni ha ricordato come “siano stati stanziati alla fine del 2020, proprio per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e promuovere le filiere dell’economia circolare finalizzate al riciclo del rifiuto, 3 milioni e mezzo per il triennio 2021-2023 per i tre Ato esistenti, di cui 900.000 (300.000 per ciascun Ato) per quei Comuni che abbiano conseguito i migliori risultati nella raccolta differenziata. I restanti 2 milioni e 600.000 euro per sostenere la realizzazione di progetti relativi a interventi legati alla creazione o al rafforzamento di filiere di riciclo o alla crescita, qualitativa o quantitativa, della raccolta differenziata”. L’assessore Monni ha anche annunciato la sua disponibilità “a verificare la possibilità di incrementare tali capitoli di spesa, così come chiesto dall’Ato” che ha sottolineato però apprezzamento per aver preso in carico questa richiesta da tempo avanzata dai Comuni.
Sul Piano regionale dei rifiuti, infine, l’assessore ha anticipato “di lavorare a una legge che assicurerà il raggiungimento dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani su scala regionale e manterrà le tre attuali autorità di ambito con le relative competenze, consentendo al contempo un efficientamento nella dotazione di personale”. Una legge che sarà funzionale ad avviare quello che l’assessore Monni ha chiamato “il primo Piano regionale dell’economia circolare che avrà come obiettivo quello di creare nuove filiere di valore dai rifiuti”.