Associazioni di categoria e politici: “Ecco perchè diciamo sì all’aeroporto”

FIRENZE – Una pioggia di reazioni e di dichiarazioni. Sono quelle dei partecipanti, politici e rappresentanti delle associazioni di categoria, che questa mattina hanno partecipato a Firenze alla manifestazione e al flash mob per dire sì all’aeroporto. A partire da Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze: “Domani si chiude una procedura e […]

FIRENZE – Una pioggia di reazioni e di dichiarazioni. Sono quelle dei partecipanti, politici e rappresentanti delle associazioni di categoria, che questa mattina hanno partecipato a Firenze alla manifestazione e al flash mob per dire sì all’aeroporto. A partire da Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze: “Domani si chiude una procedura e tutte le caratteristiche tecniche ci dicono che dovrebbe andare bene, ma in caso di risposta negativa la nostra paura è che si tratti di una strumentalizzazione politica”. L’iniziativa di questa mattina, infatti, è stata organizzata alla vigilia della Conferenza dei servizi, che si riunirà domani a Roma e che potrebbe essere l”ultimo passaggio per il via libera alla nuova pista parallela. “Voler ricondurre tutto all”élite che vorrebbe la nuova pista dell”aeroporto per interessi personali – ha concluso – è una stupidaggine incredibile, lo scalo assorbe un terzo della disoccupazione dell”area metropolitana fiorentina per effetto diretto e indiretto”.

“Realizzare la nuova pista dell’aeroporto a Firenze – ha detto Antonella Mansi, vice-presidente nazionale di Confindustria – è un fatto di civiltà, non è soltanto una necessità economica, non è soltanto una necessità logistica ma sappiamo bene che le infrastrutture servono a collegare la periferia ai centri, sono il segno di un Paese inclusivo, che vuole aprirsi al mondo, che esporta e confidiamo che ci possa essere un ripensamento perché l”aeroporto di Firenze è essenziale”.

“Il no alla pista – ha aggiunto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – sarebbe solo un no politico”. Nardella ha poi ricordato che dal 16 marzo sarà inaugurato il people mover di Bologna che “in sette minuti porterà milioni di passeggeri dalla stazione centrale all”aeroporto: senza Firenze moriranno Firenze e Pisa, morirà il sistema aeroportuale toscano. Bisogna dire basta a un Paese dove si butta all’aria tutto. La richiesta di una infrastruttura come la nuova pista è una richiesta che viene da tutta la comunità, non solo fiorentina, ma di un pezzo rilevante della Toscana”.

“Dire no alla nuova pista per l’aeroporto Vespucci di Firenze – ha detto Simona Bonafè, segretario regionale del Pd – significa dire no allo sviluppo della città e di tutta la Toscana; per questo ci aspettiamo che la Conferenza dei servizi dia il proprio via libera a quest’opera come chiesto da imprenditori, lavoratori e cittadini anche nel flash mob di piazza Adua. I numeri dicono che lo sviluppo di Peretola sta andando avanti con quello del Galilei di Pisa. Chi punta tutto sulla decrescita infelice o su guerre di campanile non vuole aiutare la crescita produttiva e occupazionale della nostra regione ma solo coltivare il proprio bacino elettorale a danno di tutti i toscani”.

Infine è la volta di Marco Stella, vice-coordinatore regionale di Forza Italia, e Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. “Il Masterplan dello scalo fiorentino, che verrà esaminato nelle prossime ore, rappresenta un rafforzamento del Vespucci – ha detto Stella – e un miglioramento del sistema aeroportuale toscano integrato: è impensabile andare avanti con un aeroporto in cui ogni anno vengono dirottati 1.000 voli su altre città, a causa di fenomeni atmosferici. Senza contare che la nuova pista avrebbe il vantaggio di ‘liberare’ dal sorvolo attuale i quartieri di Brozzi, Quaracchi e Peretola”. “L’augurio – ha concluso Marcheschi – è che domani, dalla Conferenza dei servizi, arrivino notizie positive, quelle che tutti stiamo aspettando da troppo tempo. Un aeroporto moderno è importante per Firenze ma anche per Pisa, perché i due scali non possono esistere l’uno senza l’altro. E’ il sistema aeroportuale toscano che deve risultare vincente”.

P.F.N.