Bancarotta fraudolenta e contraffazione, arrestati quattro imprenditori

SESTO FIORENTINO – Bancarotta fraudolenta, impiego di manodopera clandestina, contraffazione e ricettazione: queste le accuse per cui sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e tre ai domiciliari) quattro imprenditori di origine cinese. Le indagini sono del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, i provvedimenti sono stati emessi dal Gip […]

SESTO FIORENTINO – Bancarotta fraudolenta, impiego di manodopera clandestina, contraffazione e ricettazione: queste le accuse per cui sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e tre ai domiciliari) quattro imprenditori di origine cinese. Le indagini sono del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, i provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Firenze Anna Liguori, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo.

L’attività investigativa, iniziata nel 2016 dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Firenze, aveva già portato, lo scorso dicembre, ad un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare nei confronti di due coniugi cinesi (raggiunti ora da analogo provvedimento restrittivo) per i reati di auto-riciclaggio e al sequestro di beni immobili (tra cui quote societarie di un esercizio commerciale nel centro storico di Prato) e mobili (conti correnti ed autoveicoli) per oltre 4 milioni di euro.

Il prosieguo degli accertamenti culminati con il provvedimento eseguito in questi giorni dalla Guardia di Finanza – oltre a confermare il sistema evasivo attuato dai due coniugi mediante la costituzione di aziende “fantasma” (in quanto solo fittizie ed intestate a persone “teste di legno”) dedite alla produzione e commercializzazione di articoli di pelletteria (molti dei quali contraffatti) e nella gestione di ristoranti a Firenze e Prato – ha fatto emergere la partecipazione all’attività criminale anche di altre due persone (fratello dell’uomo già arrestato lo scorso dicembre e sua moglie entrambi residenti in Sesto Fiorentino) destinatarie, rispettivamente, di una misura restrittiva in carcere e, per la donna, degli arresti domiciliari.

Le indagini hanno consentito di mettere in luce che quest’ultimi, in qualità di coamministratori di fatto di una società dedita alla commercializzazione di articoli in pelle e commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori a Sesto Fiorentino, avrebbero illecitamente trasferito tutti i beni (capitali e macchinari) di questa impresa in altre società, sempre da loro gestite, determinandone la bancarotta in danno dei creditori e dell’Erario. Tra l’altro, per rendere difficile l’individuazione dell’attività criminosa, avrebbero emesso fatture false per far risultare di aver venduto (fittiziamente) la merce distruggendo i libri e le scritture contabili così da ostacolare la ricostruzione delle operazioni commerciali.

L’evasione fiscale messa in atto dai quattro soggetti è stata quantificata dai finanzieri in 4 milioni di euro e le somme di denaro derivanti da tali attività fraudolente sarebbero state, in parte, reimpiegate nelle illecite attività economiche ed, in altra parte, trasferite in Cina, in violazione della normativa antiriciclaggio.

Al termine delle operazioni di servizio, sono stati sequestrati, in due capannoni nella disponibilità degli indagati a Calenzano, oltre 100mila articoli da viaggio (zaini, borse, trolley) oggetto della distrazione per il reato di bancarotta fraudolenta, mentre, in un altro magazzino (di oltre 2.500 mq sottoposto parimenti a sequestro), sempre nel territorio di Calenzano, sono state sequestrate oltre 3mila borse contraffatte.