Banco alimentare: aumentano i poveri nella Piana

CALENZANO – La crisi morde, e anche nella Piana sono sempre più le famiglie costrette a rivolgersi al banco alimentare. E se l’aumento del numero degli utenti non è una novità, è l’ampiezza delle cifre a dare il quadro della situazione attuale. “In generale, in Toscana il numero delle persone da noi assistite è passato […]

CALENZANO – La crisi morde, e anche nella Piana sono sempre più le famiglie costrette a rivolgersi al banco alimentare. E se l’aumento del numero degli utenti non è una novità, è l’ampiezza delle cifre a dare il quadro della situazione attuale. “In generale, in Toscana il numero delle persone da noi assistite è passato da 85mila nel 2012 a oltre 101mila nel 2013” ha dichiarato Marco Tommasi, direttore del Banco Alimentare della Toscana che ha sede proprio sul nostro territorio, a Calenzano. “Dai numeri aggregati non è possibile ricavare quante siano le famiglie italiane e quante le straniere, ma il dato certo è che si ha sempre meno incidenza dei casi di marginalità sociale, come barboni e extracomunitari in difficoltà, e sempre più famiglie che già verso la metà del mese sono costrette a chiedere un aiuto”.
BANCO LAIMENTARE Volontario con mulettoNella Piana il  numero totale di assistiti è passato da 4537 nel 2012 a 5249 nel 2013; l’aumento più consistente si è avuto a Campi Bisenzio con circa 500 assistiti in più (da 2137 a 2651), mentre a Calenzano la cifra non è cambiata (405), a Signa sono passati da 1018 a 1176 e a Sesto da 977 a 1017.
Da considerare che a fronte di un aumento consistente di famiglie aiutate – perché il numero non va considerato quasi mai come individui singoli, ma interi nuclei familiari in difficoltà che vengono assistiti – il numero delle strutture convenzionate per il sostegno e la distribuzione (25 in tutto) non è aumentato. “Questo significa un aumento dell’impegno senza un aumento delle risorse disponibili” ha commentato il direttore.
Framcesca Gambacciani