Banda Albereta: un defibrillatore per la parrocchia di San Mauro

SIGNA – Per una sera il giallo ha lasciato il posto al rosso ma il significato è rimasto immutato. Il giallo è il colore di Banda Albereta che sabato scorso si è vestita a festa, e quindi anche di rosso, per l’ultimo evento del 2019, dedicato alla parrocchia di San Mauro, dove l’associazione sta costruendo […]

SIGNA – Per una sera il giallo ha lasciato il posto al rosso ma il significato è rimasto immutato. Il giallo è il colore di Banda Albereta che sabato scorso si è vestita a festa, e quindi anche di rosso, per l’ultimo evento del 2019, dedicato alla parrocchia di San Mauro, dove l’associazione sta costruendo da qualche mese la propria “casa”. Una serata in chiave natalizia, la festa di Natale di Banda Albereta, arrivata al culmine di nove anni di solidarietà e di amicizia. Nove anni, come ha scritto sulla propria pagina Facebook, Stefano Landi, che hanno visto tante storie da raccontare. Da qui il suo “grazie agli amici di Amatrice, di Cittareale, ai ragazzi della “Bottega del Nendi”, a Viviane della “Fondation Viviane”, a Mascia (la mamma di Camilla, la bambina di Sesto a cui era stato dedicato il precedente evento), a Maso (il fratello di Gemma, che purtroppo non ce l’ha fatta a vincere la propria battaglia contro la malattia), agli amici dei Bianchi di Santo Spirito, a tutti quelli che erano con noi e da anni non ci mollano, ai parrocchiani di San Mauro, a don Robert che ha creduto in noi e a tutti i volontari in maglia gialla, grazie davvero di cuore a tutti, è stato il nostro Natale”. E se alla parrocchia è stato donato un defibrillatore (oltre a 1.300 euro che saranno utilizzati per la sistemazione del teatro), che sarà installato proprio all’interno della sala polivalente “Cinema teatro Lux”, a racchiudere la serata e le sue emozioni ci hanno pensato le parole di Sergio Pirozzi, l’ex sindaco di Amatrice, realtà duramente colpita dal terremoto del 2016: “Quando è successo, ho visto tante persone arrivare da noi per dare una mano, anche da altre regioni, tante dalla Toscana, a portare solidarietà. E io ogni tanto ho bisogno di incontrare di nuovo tutte quelle persone che hanno fatto tanto per me, per la mia famiglia e per la comunità di Amatrice. Lo ripeto, stare qui con voi e rivedervi mi fa stare bene”. Le stesse sensazioni che si sono “respirate” nel corso della cena e anche in precedenza. In attesa del 2020 ovviamente.

Pier Francesco Nesti