Betori: “La collaborazione fra le religioni è una cosa normale”

FIRENZE – Per la moschea di Sesto Fiorentino, “ieri è stata usata molto la definizione “storica firma”: mi fa piacere pensarla invece come una cosa molto “ordinaria”, perché che ci sia collaborazione tra le religioni dovrebbe essere la normalità”. Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, che ha aggiunto: “Abbiamo avuto questa possibilità […]

FIRENZE – Per la moschea di Sesto Fiorentino, “ieri è stata usata molto la definizione “storica firma”: mi fa piacere pensarla invece come una cosa molto “ordinaria”, perché che ci sia collaborazione tra le religioni dovrebbe essere la normalità”. Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, che ha aggiunto: “Abbiamo avuto questa possibilità di venire incontro a una richiesta ed è stato importante che ieri i soggetti fossero quattro: l’istituzione politico amministrativa che rappresenta i cittadini, due confessioni religiose, le più significative a livello numerico, e poi l’istituzione culturale per eccellenza ovvero l’Università”. E sulle parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, secondo il quale quella di Sesto Fiorentino dovrebbe essere anche la moschea di Firenze, Betori ha sottolineato che “a suo tempo fui insultato quando dissi che Firenze non aveva bisogno di una moschea ma di più moschee. Ribadisco l’idea che noi dobbiamo rispondere ai bisogni della gente e non fare degli emblemi. I musulmani che stanno su questo territorio hanno bisogno di uno o più luoghi di culto? Questo ce lo possono dire le comunità musulmane. Io ho da costruire una chiesa su Firenze e ho difficoltà a individuare con precisione un terreno anche perché la logica per cui occorre avere il consenso del territorio per poter costruire chiese, che qualcuno vorrebbe applicare anche alle moschee, mi ha purtroppo frenato per un’edificazione che era già pronta”.