“Bisagno un uomo di grande sincerità”: il ricordo di Gianni Taccetti

SIGNA – Fra i tanti che hanno voluto ricordare Tommaso Bisagno c’è anche Gianni Taccetti, in passato componente dello staff dell’allora parlamentare della Dc (“Come volontario”, ci tiene a ribadirlo), attualmente membro dell’assemblea nazionale del Pd e presidente dell’associazione di cultura e politica “Adesso”. “L’avevo conosciuto, da lastrigiano, alla fine degli anni Settanta quando ancora […]

SIGNA – Fra i tanti che hanno voluto ricordare Tommaso Bisagno c’è anche Gianni Taccetti, in passato componente dello staff dell’allora parlamentare della Dc (“Come volontario”, ci tiene a ribadirlo), attualmente membro dell’assemblea nazionale del Pd e presidente dell’associazione di cultura e politica “Adesso”. “L’avevo conosciuto, da lastrigiano, alla fine degli anni Settanta quando ancora il clima nella Democrazia Cristiana, fra Signa e Lastra a Signa, era di autentico “campanile”. Ma in Tommaso Bisagno ho riscontrato sempre una grande serenità e sincerità oltre alla volontà di mettersi a disposizione di un territorio, quello in cui viveva, in anni difficili e di grandi divisioni con la sinistra. Successivamente ho avuto la fortuna di iniziare con lui un percorso politico che mi ha permesso di entrare a far parte, come giovane volontario, del suo staff in occasione delle politiche del 1992, manifestando anche in quell’occasione la sua mitezza e la capacità di saper ascoltare tutti. Cosa mi piace ricordare di lui? Innanzitutto il fatto che Tommaso Bisagno ci ha lasciati a vent’anni dalla fine della Dc. Ma mi preme mettere in risalto anche quanto impegno dedicasse alla politica, che per lui era una passione vera e grazie alla quale riusciva a coinvolgerti facendoti senture parte di un “sistema”. Così come mi piace ricordare il suo modo di fare da grande “signore della politica” sia che parlasse con uomini importanti di questo mondo, sia che dovesse confrontarsi con i suoi collaboratori. E un esempio significativo in tal senso è stata sicuramente la sua ultima sconfitta come candidato sindaco, nonostante l’amarezza che provasse in quel momento per la chiusura di una fase politica e storica”.