Borse taroccate con tanto di garanzia, vendute anche on line: arrestate tre persone

FIRENZE – Tre persone sono finite agli arresti domiciliari, due italiani residenti a Lastra a Signa e Scandicci e un cittadino cinese domiciliato a Capraia e Limite; sequestrati un capannone e 5mila articoli contraffatti. Le borse, secondo le accuse dei finanzieri, erano contraffatte ma dotate di garanzia e venivano immesse nei canali di vendita on […]

FIRENZE – Tre persone sono finite agli arresti domiciliari, due italiani residenti a Lastra a Signa e Scandicci e un cittadino cinese domiciliato a Capraia e Limite; sequestrati un capannone e 5mila articoli contraffatti. Le borse, secondo le accuse dei finanzieri, erano contraffatte ma dotate di garanzia e venivano immesse nei canali di vendita on line e in negozi di seconda mano.

Questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze Fabio Frangini su richiesta della Procura diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, emessa nei confronti di 3 persone. Si tratta di due italiani (D. G 45 anni e A. C. 44 anni residenti a Lastra a Signa e Scandicci) e un cittadino cinese quarantenne (X. Z.), domiciliato a Capraia e Limite (FI): sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di prodotti di pelletteria recanti marchi contraffatti (ex art 473 c.p.).

Nel corso dell’operazione è stato posto sotto sequestro un capannone di oltre 200 metri quadri nel Comune di Capraia e Limite, al cui interno è stata trovata attrezzatura varia per il taglio delle pelli e la realizzazione dei manufatti, punzoni e “cliché” necessari per ottenere prodotti del tutto identici agli originali ed oltre 5mila articoli contraffatti per un valore complessivo di 1 milione e 200 mila euro.

Le indagini sono state avviate alcuni mesi fa dalle Fiamme Gialle appartenenti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Firenze, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Giuseppe Ledda. Le indagini si sono svolte anche con appostamenti e intercettazioni telefoniche e telematiche. Secondo le accuse le tre persone arrestate oggi avrebbero costituito una vera e propria “filiera del falso” dedita alla produzione e commercializzazione di articoli di pelletteria contraffatti di elevatissima fattura (completi anche dei certificati di garanzia), specializzata soprattutto nella produzione del diffusissimo modello denominato “Antigona”, della casa di moda Givenchy nonché degli esemplari più in voga dei marchi Celine, Dior, Prada e Yves Saint-Laurent. Le attività di pedinamento ed osservazione, svolta anche in ore notturne, hanno messo in luce che il centro “produttivo” della merce taroccata era stato localizzato, per non destare sospetti nelle campagne di Capraia e Limite, ben nascosto nella vegetazione e difficilmente raggiungibile.

Le indagini svolte sino adesso hanno consentito di accertare che i canali di vendita utilizzati per distribuire gli articoli contraffatti erano, prevalentemente, il mercato “online” mediante siti specializzati o, in alcuni casi, esercizi commerciali dediti alla commercializzazione di prodotti di “seconda mano”, così da rendere più difficoltosa l’individuazione dell’attività delittuosa.