Boxe, sabato 12 a Scandicci il match per il titolo italiano pesi leggeri. Il tifo è tutto per la fiorentina Martina Righi

FIRENZE – Ancora poche ore e poi per Martina Righi suonerà il gong. Un gong che potrebbe consentirle di cucirsi addosso il tricolore dei pesi leggeri. L’appuntamento è per sabato 12 novembre al Palazzetto dello sport di Scandicci in una serata organizzata da Rosanna Conti Cavini (in collaborazione con Boxe Robur Scandicci e Sempre avanti […]

FIRENZE – Ancora poche ore e poi per Martina Righi suonerà il gong. Un gong che potrebbe consentirle di cucirsi addosso il tricolore dei pesi leggeri. L’appuntamento è per sabato 12 novembre al Palazzetto dello sport di Scandicci in una serata organizzata da Rosanna Conti Cavini (in collaborazione con Boxe Robur Scandicci e Sempre avanti Firenze, inizio alle 20) e che metterà di fronte la prima pugile fiorentina a passare professionista e la romana Alessia Vitanza al meglio delle 10 riprese (titolo vacante). Ovvero uno dei due match clou di questo sabato scandiccese mentre l’altro è quello valido per il titolo europeo dei pesi medio-massimi IBF, che vedrà il pugile kossovaro, ma fiorentino d’adozione, Vigan Mustafà incrociare i guanti contro il tedesco-armeno Sasha Arsumanjan, sempre sulle dieci riprese (titolo vacante).

Ma a noi interessa soprattutto la storia di Martina, 31 anni, professionista dal febbraio del 2021, grinta da vendere, per la prima volta sul ring dieci anni fa. In questi due lustri ha cresciuto anche un figlio, riuscendo a coniugare lavoro, famiglia e allenamenti, per uno sport di contatto, in questo caso la boxe, che l’ha sempre affascinata e del quale, bisogna ribadirlo, è uno dei volti del cambiamento. Ma lo sport in generale ha sempre fatto parte della sua vita (nuoto, atletica, pallavolo) finché, grazie a un amico che faceva pugilato nella stessa palestra che frequentava lei, ha sentito il richiamo del ring. Una storia nella storia, diventando agonista nel 2013 a 22 anni, frequentando il CSC di piazza Puccini, a Firenze, insieme a Stefano Ballini e arrivando, gradino dopo gradino, al professionismo. Il che non vuol dire, come qualcuno potrebbe pensare, “ricchi premi e cotillon”, anzi. Perché aumentano i sacrifici, si intensificano gli allenamenti ma le borse in palio non vanno certo di pari passo.

Cosa resta? La passione, sicuramente tantissima, unita al desiderio di alzare sempre l’asticella. Non a caso, in Toscana le donne professioniste si contano (quasi) sulle dita di una mano e Martina è una di queste. Con orgoglio, aggiungiamo noi. Fra l’altro, la sua sfidante di sabato è la stessa che ha affrontato – e sconfitto – nell’ultimo match disputato da dilettante nel 2019 a Pompei, in un torneo tutto “al femminile”, la “Woman Boxing League”. E finalmente, dopo i due anni del Covid, durante i quali tuttavia non ha mai mollato la presa, è arrivata la serata tanto attesa, quella che potrebbe aprirle, così come è nel suo spirito da “combattente” nuove sfide. Una serata di cui ha avuto l’ufficialità a fine agosto e per la quale si sta allenando tutti i giorni, mattina e sera, abbinando un allenamento tecnico e atletico importante sotto la guida del suo allenatore Alessio Vestrini (AV Boxing team).

Lo scorso luglio (e noi ne avevamo dato notizia), l’ipotesi che potesse battersi per il tricolore stava già iniziando a circolare. E Martina, in un post su Facebook, scriveva: “Grazie alla Promotion Rosanna Conti Cavini per avermi dato questa opportunità. Che sia la prima di una lunga serie. Spero di riuscire a raggiungere insieme questo traguardo professionale entro fine anno”. Adesso ci siamo davvero.