Brunori (Lega-Centrodestra) “Rifiuti: no alla raccolta porta a porta, meglio i cassonetti smart”

SESTO FIORENTINO – La raccolta porta a porta dei rifiuti, secondo il candidato sindaco del Centrodestra Daniele Brunori crea criticità per i cittadini. “L’introduzione di questa modalità ha creato da subito criticità per la difficile gestione del rifiuto in ambito casalingo, di fatto non tutte le abitazioni sono dotate di spazi esterni o balconi dove […]

SESTO FIORENTINO – La raccolta porta a porta dei rifiuti, secondo il candidato sindaco del Centrodestra Daniele Brunori crea criticità per i cittadini. “L’introduzione di questa modalità ha creato da subito criticità per la difficile gestione del rifiuto in ambito casalingo, di fatto non tutte le abitazioni sono dotate di spazi esterni o balconi dove poter riporre i mastelli in attesa del ritiro da parte di Alia. – prosegue Brunori – Il nostro programma ha come punto principale la cancellazione del PAP e l’introduzione graduale dei cosiddetti cassonetti smart. Il cassonetto ‘intelligente’ è informatizzato al 100%, collegato alla centrale di smaltimento dei rifiuti, dotato di tessera elettronica per l’apertura con associata l’utenza Tari; la tessera elettronica memorizza anche quanto rifiuto viene introdotto nel cassonetto dall’utente. Questi nuovi dispositivi permettono anche il controllo del volume e la quantità di immondizia che viene conferita all’interno in modo tale da diminuire le uscite dei camion per la raccolta creando un risparmio all’Azienda e al cittadino. Si può anche bloccare l’apertura del cassonetto se il cittadino tenta di introdurre i rifiuti in un quartiere dove non risiede”.

“Il metodo del PAP è quello più costoso – prosegue Brunori – perchè prevede una tariffa più alta per la raccolta di ogni mastello, circa 70 centesimi, al contrario, la raccolta differenziata al cassonetto prevede tutt’ora costi decisamente inferiori (circa 30 centesimi) anche a fronte della spesa per l’acquisto dei nuovi cassonetti. Utilitalia ha stimato, prima della pandemia, il costo del pap in 190 euro a tonnellata contro i 74 della raccolta stradale. Ovviamente, il passaggio dal PAP ad altro metodo di raccolta sarà graduale nel tempo, cominciando con l’introduzione di isole ecologiche composte da umido e multimateriale per poi aggiungere gradualmente anche la carta e l’indifferenziato. La nostra città si merita una raccolta differenziata meno costosa, più moderna, che possa lasciare le nostre strade libere da ingombranti e indecorosi sacchi di rifiuti e le nostre case finalmente libere di respirare”.

La proposta di Brunori “si focalizza sulla creazione di isole ecologiche composte da cassonetti smart dove poter conferire l’umido, carta e cartone, indifferenziato e multimateriale. Il vetro rimarrà nelle campane attualmente in uso. Le isole ecologiche collocate nei quartieri periferici dove il rischio dell’abbandono dei rifiuti fuori dal cassonetto è più alto, saranno dotate di videosorveglianza. Attuando questo metodo, il cittadino più virtuoso potrebbe essere premiato con una tariffa Tari più bassa”.

“Il metodo del PAP è quello più costoso – prosegue Brunori – perchè prevede una tariffa più alta per la raccolta di ogni mastello, circa 70 centesimi, al contrario, la raccolta differenziata al cassonetto prevede tutt’ora costi decisamente inferiori (circa 30 centesimi) anche a fronte della spesa per l’acquisto dei nuovi cassonetti. Utilitalia ha stimato, prima della pandemia, il costo del pap in 190 euro a tonnellata contro i 74 della raccolta stradale. Ovviamente, il passaggio dal PAP ad altro metodo di raccolta sarà graduale nel tempo, cominciando con l’introduzione di isole ecologiche composte da umido e multimateriale per poi aggiungere gradualmente anche la carta e l’indifferenziato. La nostra città si merita una raccolta differenziata meno costosa, più moderna, che possa lasciare le nostre strade libere da ingombranti e indecorosi sacchi di rifiuti e le nostre case finalmente libere di respirare”.