CAMPI BISENZIO – Mario Trapassi aveva 33 anni da compiere quando, quel 29 luglio 1983, morì insieme al giudice Rocco Chinnici e al collega Salvatore Bartolotta. Mario Trapassi era un maresciallo dei carabinieri, una moglie e quattro figli, caposcorta del giudice istruttore che era diventato bersaglio della mafia. Le vite dei tre uomini furono stroncate da un’esplosione, quella di un’auto imbottita di tritolo parcheggiata davanti all’abitaazione del giudicie in via Federico Pipitone a Palermo.
Pietro Trapassi, all’epoca, lavorava a Firenze dove fu raggiunto dalla terribile notizia. Da quel giorno la figura del fratello, più giovane di lui di 11 anni, diventò il simbolo dell’Italia dei giusti, dell’Italia che ha ragione, di quella che difende i diritti attraverso i proprio doveri. Da quel giorno Mario divenne per Pietro l’angelo custode della sua creatività letteraria e, per trent’anni, lo ha quasi ossessionato perché, Pietro, aveva il progetto di dedicargli un libro.
“Un libro resta, le parole diventano pesanti come il piombo e riescono a tramandare il pensiero, i ricordi – dice Pietr
o Trapassi che, da anni, vive a Campi Bisenzio – di Mario ho un ricordo scritto nella mente con il ferro e il fuoco ma è un ricordo di tenerezza e di grande passione per la giustizia, per il proprio dovere, per l’attaccamento alla famiglia e alla Patria”.
Adesso quel sogno, il libro dedicato a Mario, è una realtà. Si intitola “Caino vive a Palermo” ed è stato realizzato dall’editore “L’autore libri Firenze”. La presentazione sarà un itinerante tour per l’Italia che piananotizie.it seguirà da vicino sin dalla prima data in programma che sarà il 26 aprile.
Guarda il video: http://youtu.be/hvqANPKWWBE