Calcinaia, il Presepe e quella “cappellina” ritrovata dopo trent’anni

LASTRA A SIGNA – Sulle colline che circondano Lastra a Signa. In uno dei luoghi più suggestivi del territorio. Siamo a Calcinaia, qualche centinaio di anime, le case che si affacciano sull’unica strada che attraversa il paese o nei campi dove gli olivi contribuiscono a “colorare” e ad animare il paesaggio. E’ qui che negli […]

LASTRA A SIGNA – Sulle colline che circondano Lastra a Signa. In uno dei luoghi più suggestivi del territorio. Siamo a Calcinaia, qualche centinaio di anime, le case che si affacciano sull’unica strada che attraversa il paese o nei campi dove gli olivi contribuiscono a “colorare” e ad animare il paesaggio. E’ qui che negli ultimi mesi si è assistito a un piccolo “miracolo”: il recupero della “cappellina” abbandonata a se stessa, poco prima del punto dove la strada, via di Calcinaia, smette di salire (la chiesa, la parrocchia di Santo Stefano a Calcinaia, è un po’ più basso rispetto a qui, dove, nelle giornate limpide, in lontananza si vede anche il Cupolone del Duomo di Firenze) che così è tornata, nel vero senso della parola, agli abitanti della frazione. Un piccolo miracolo a cui hanno contribuito tantissimo i cittadini di Calcinaia, che hanno organizzato numerose iniziative per contribuire ai lavori di restauro. La cappellina infatti era chiusa da una trentina di anni e l’intervento per rimetterla a nuovo era partito un anno fa sotto l’egida dell’architetto Di Capua. Poi, a novembre, il ritorno alla vita, con la porta che ha ripreso ad aprirsi e a chiudersi grazie a una chiave che è una “copia” di quella originale. Un lavoro certosino insomma, benedetto anche dal parroco della Natività di Lastra a Signa, don Stefano Cherici, che nell’occasione ha celebrato la Santa Messa, la prima dalla sua riapertura. A dicembre, poi, grazie all’impegno e all’ingegno di Andrea Bertini, che proprio accanto alla cappellina ha un’attività, è stato realizzato un Presepe, sotto l’immagine di San Carlo Borromeo, che ha caratterizzato tutto il periodo dell’Avvento e dei giorni di Natale. E che è stato visto e apprezzato non solo dai residenti nella zona. Un modo significativo, quindi, di fare comunità, e che domani pomeriggio, venerdì 4 gennaio, consentirà di proseguire la strada intrapresa con la celebrazione di un Battesimo.