SIGNA – Per chi, come il sottoscritto, frequenta il palazzo comunale di Signa dal 1994 (già 25 anni?), sapere in un colpo solo che andranno in pensione due figure “storiche” nella vita amministrativa signese, è stata dura da mandare giù. Ai tempi della Fiorentina di Baggio e Borgonovo, alla fine degli anni Ottanta, era la B2 a far sognare i tifosi viola. Qui, invece, ci troviamo di fronte a una S2 di tutto rispetto, di valore assoluto, come quella formata da Stefano Calzolai e Stefano Quirini. Entrambi destinati alla pensione. Calzolai dal 1 agosto, Quirini dal prossimo 29 dicembre, anche se, di fatto, già pensionato anche lui. Due pezzi da novanta, nell’accezione assolutamente positiva del termine, per l’amministrazione comunale signese che lasciano praticamente insieme. Il primo in Comune dal gennaio del 1978 e poi, con l’avvento come sindaco di Tommaso Bisagno, nella segreteria del primo cittadino; il secondo dall’ottobre dello stesso anno e attualmente responsabile del settore 1 (affari generali e servizi al cittadino). Due dipendenti ma soprattutto due persone che, di amministrazione in amministrazione, sono sempre rimaste al loro posto. Professionale e non. Mai sentite, per quanto mi riguarda, alzare la voce, mai viste fare un passo in più del dovuto, sempre disponibili per risolvere qualsiasi problema gli venisse posto. E con due passioni che mi accomunano con ognuno di loro: la montagna con Stefano Calzolai, i sigari toscani con Stefano Quirini. Chissà, magari andremo a fare un’escursione insieme per poi fumare un buon sigaro all’ombra di un albero. Una cosa è certa: non vederli più in Comune – anche se loro giustamente avranno voglia di “riposarsi” – mi dispiacerà tantissimo. Adesso è certificato… anche nero su bianco. Pardon, viola su bianco.
Pier Francesco Nesti