Campi a Sinistra e Rifondazione Comunista: “Con i lavoratori della Gkn colpiti dai licenziamenti”

CAMPI BISENZIO – Anche Campi a Sinistra, con il suo capo gruppo Lorenzo Ballerini, e Rifondazione Comunista Firenze, con il circolo di Campi Bisenzio e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro PRC/Se, hanno voluto manifestare, oltre che con la presenza alla manifestazione di ieri mattina, la loro solidarietà ai lavoratori della Gkn. “Il collettivo di fabbrica […]

CAMPI BISENZIO – Anche Campi a Sinistra, con il suo capo gruppo Lorenzo Ballerini, e Rifondazione Comunista Firenze, con il circolo di Campi Bisenzio e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro PRC/Se, hanno voluto manifestare, oltre che con la presenza alla manifestazione di ieri mattina, la loro solidarietà ai lavoratori della Gkn. “Il collettivo di fabbrica della Gkn – dicono in una nota – prosegue la sua lotta con l’assemblea permanente: ieri ha lanciato una manifestazione nazionale che è partita dai suoi cancelli e come Partito della Rifondazione Comunista siamo stati presenti, assieme alle nostre comunità militanti e con tutti i rappresentanti degli enti locali della zona, sapendo quanto poco si aspettano i lavoratori dalle istituzioni, che continuamente vedono le forze di governo esprimere parole di solidarietà, senza nessun tipo di azione risolutiva a favore del lavoro e di chi lavora. L’azienda, in mano a un fondo di investimento che  in pochi giorni ha guadagnato in borsa con la procedura di licenziamento e chiusura dello stabilimento, nonostante non fosse in perdita, ha beneficiato dei soldi della legge 808 per il sostegno all’industria aeronautica”. “Ha preso soldi pubblici – continua il comunicato – e ora lascia al territorio una situazione drammatica per 500 persone, con le loro famiglie gettate nella totale incertezza, insieme ai loro mutui, affitti, bisogni. Siamo e saremo parte di questa lotta, garantendo il massimo sostegno alle decisioni che verranno assunte dal collettivo di fabbrica e pretendendo soluzioni che rimettano al centro il ruolo del pubblico, decisivo non solo  per la salvaguardia  della Gkn, ma per la tenuta e il rilancio dell’automotive nella difficile transizione ecologica di fronte alla quale pesano i ritardi del capitalismo nostrano e l’assenza di questo come dei precedenti governi. Ci battiamo per l’unificazione e l’ampliamento delle lotte, l’unica strada per avviare una riconversione dell’economia che metta al centro  il lavoro, la cura delle persone e l’ambiente e marginalizzi la finanza”.