“Campi avrà il suo parco”: l’assessore Di Fede ci illustra il nuovo Piano operativo. Dopo l’estate l’adozione

CAMPI BISENZIO – Più verde, più servizi e una “rigenerazione” della volumetria esistente. Il Comune di Campi guarda al futuro e lo fa con il nuovo Piano operativo sul quale ha dato vita a un percorso partecipativo di primo piano. Con una campagna di ascolto della cittadinanza (e una serie di iniziative che nelle prossime […]

CAMPI BISENZIO – Più verde, più servizi e una “rigenerazione” della volumetria esistente. Il Comune di Campi guarda al futuro e lo fa con il nuovo Piano operativo sul quale ha dato vita a un percorso partecipativo di primo piano. Con una campagna di ascolto della cittadinanza (e una serie di iniziative che nelle prossime settimane saranno attivate su tutto il territorio comunale) che prevede, fra le altre cose, la compilazione di un questionario perché “Campi cambi”. E perché i cittadini contribuiscano con le loro risposte a far cambiare Campi. Di tutto questo ne abbiamo parlato con il vice-sindaco e assessore all’urbanistica, Giovanni Di Fede, che già questa settimana, insieme agli altri assessori, ha risposto alle domande e ai dubbi dei campigiani nei vari punti di ascolto dislocati nelle frazioni in occasione dei mercati settimanali.

“Ascolto, campagna e informazione – ci tiene a precisare l’assessore Di Fede – proprio perché non è banale dire che è stata messa in atto una trasformazione della città come non era mai stata fatta in precedenza”. Una mano importante la daranno sicuramente i soldi in arrivo grazie anche al Pnrr, circa 250 milioni, una cifra senza precedenti per Campi. “Nasce da qui l’obbligo di informare – aggiunge Di Fede – con la consapevolezza che siamo davanti a qualcosa che dovrebbe esulare da maggioranza e opposizione perché siamo di fronte a un cambiamento che riguarda tutti i cittadini e che si può realizzare soltanto facendo gioco di squadra, soprattutto istituzionale”.

Non a caso Campi ha preso – e sta prendendo – esempio, spunto da altri Comuni, come è successo di recente con Rovereto dove una delegazione dell’amministrazione, guidata dal sindaco Emiliano Fossi, si è recata a visionare il modello di scuola realizzato in Trentino magari per riproporlo proprio a Campi con i nuovi Poli scolastici di via Prunaia e San Martino. Insistendo al tempo stesso sulla questione ambientale a fronte di un territorio che si estende su una superficie di 28 chilometri quadrati e ne ha oltre 16 che rientrano nel Parco della Piana. “Campi – spiega Di Fede – ha a disposizione un patrimonio ambientale, una risorsa che però deve essere accessibile a tutti. Per questo stiamo lavorando perché diventi parte “viva”, a disposizione dei cittadini. Inoltre, a differenza degli altri Comuni vicini, ci sono ancora tante porzioni di terreno da sviluppare, su cui vogliamo che le forestazioni urbane siano un elemento centrale contenendo il cemento”.

Campi insomma vuole cambiare e, come recita la brochure illustrativa del nuovo Piano operativo, cresce, si rinnova, respira, si muove: tanti i progetti sul tavolo, dalla tramvia alle nuove scuole, dalla “crescita ordinata” di Villa Rucellai alla Casa della salute, che sarà una vera e propria Casa della comunità, con un punto di primo soccorso. Con un punto debole, almeno per il momento, e, al tempo stesso, un invito a chi vuole investire a Campi perché prenda in considerazione l’esistente e lavori per rigenerarlo. E valorizzarlo in questo modo insieme al resto del territorio.

Il cammino è appena iniziato, fra settembre e ottobre è prevista l’adozione in consiglio comunale prima del periodo delle osservazioni (60 giorni). Tutto questo per arrivare all’inizio del nuovo anno con il Piano operativo pronto. In modo da lasciarlo in dote a chi verrà dopo le elezioni. Ma questa è un’altra storia