CAMPI BISENZIO – L’ex assessore Piernatale Mengozzi ha inviato una lettera aperta dedicata al dopo elezioni amministrative a Campi. Ecco il testo.
Il Re è morto, viva il Re. La storia ci consegna queste parole come l’estrema sintesi del cambiamento alla guida di uno Stato e contemporaneamente come assolutorie di ciò che è accaduto prima, proiettate alla speranza per il dopo. Il popolo sovrano ha deciso anche a Campi Bisenzio. Per questo credo, dopo 27 anni – a fasi alterne e con ruoli diversi – impegnato al servizio di questa città, di potere esprimere alcuni giudizi che voglio consegnare alla libera valutazione dei cittadini di Campi, a tutta la rappresentanza politica cittadina e principalmente al PD, il partito nel quali milito, di cui sono fondatore, primo coordinatore provvisorio in città.
Oggi, per il PD, io sento una forte preoccupazione, per la deriva che sta prendendo, per tutto ciò che non esprime, per le tante potenzialità interne compresse da un sistema a ragnatela che immobilizza le azioni collettive e generali a favore dell’interesse ed autoreferenzialità di pochi. Ma su questo mi impegnerò nella fase congressuale. Oggi preferisco parlare di Campi.
Il risultato elettorale è inequivocabile come lo fu quello delle primarie. Il Sindaco eletto con una maggioranza rilevantissima e con un differenziale importante fra il voto al sindaco e quello alla coalizione intanto fa capire che i fantasmi che molti hanno agitato in campagna elettorale, del voto disgiunto organizzato, non esistevano.
Nessuna congiura quindi: anzi! Si è dimostrato che se la forte astensione dal voto indubbiamente ha favorito Emiliano Fossi questo è dovuto principalmente ad una forte fidelizzazione del voto al PD, che pur ridimensionato, rimane il partito di un elettore su tre e di maggioranza assoluta nella coalizione di centro sinistra. Voglio aggiungere che l’apporto della lista civica è altrettanto importante anche in considerazione dei molti iscritti al PD che lì erano presenti così come la poca presa in città sia dell’IDV che di SEL che guadagnano il diritto di tribuna solo perché presenti in coalizione.
Come ha dichiarato il sindaco Fossi, e lo condivido, il dato politico è che a Campi abbiamo mantenuto in qualche modo una identità di centro sinistra complessiva, praticamente la stessa coalizione che sosteneva la precedente amministrazione.
Un giudizio veloce sulla disfatta delle opposizioni, in primis il PDL che ha avuto la capacità nelle ultime tornate elettorali di migliorare ogni volta un record negativo, più che dimezzato rispetto alle passate amministrative ed anche il flop di M5S-Grillo che dimezza abbondantemente il risultato delle politiche, dimostrando l’inconsistenza di un movimento fondato sull’ingiuria ed il turpiloquio del loro leader congiuntamente ad una proposta locale assolutamente incoerente con le problematiche di questo territorio.
In ogni caso i comportamenti in Consiglio Comunale di tutte le forze politiche presenti daranno la misura sulla loro capacità di essere maggioranza ed opposizione, ruoli distinti ma ambedue necessari per governare Campi Bisenzio nei prossimi 5 anni.
Ora tocca a chi ha vinto! Ritengo giusto augurare il massimo di disponibilità politica, anche personale, verso il Sindaco e la Giunta che costruirà.
Il risultato elettorale gli da’ la possibilità di operare senza costrizioni per mantenere gli impegni presi in campagna elettorale in merito alla professionalità e qualità ed appropriatezza degli Assessori. Il programma che ha presentato agli elettori, per il quale dovrà rinnovare l’impegno nella prima seduta del Consiglio Comunale, non sarà di facile realizzazione.
Troppi sono i vincoli di bilancio, normativi e legislativi, poca la manovrabilità per gli enti locali verso decisioni autonome, ma un segnale di novità dovrà pure esserci se tutta la campagna di Fossi e della coalizione si è fondata su trasparenza, innovazione, comunità e partecipazione. Io attendo fiducioso, consapevole che non tutto è possibile presto e bene ma convinto che sia davvero necessario dare un segnale di fiducia ai cittadini, prima di tutto nelle istituzioni e di converso nella politica.
Alcune scadenze non sono eludibili: Aeroporto ed Inceneritore fra tutte ma non solo. Le diverse posizioni in coalizione su queste tematiche possono essere di intralcio anche se la determinazione del Sindaco sulla continuità degli impegni passati mi sembra assoluta ed assodata, ad iniziare dalla VIS!
Mi permetto di suggerire una particolare attenzione alle Politiche Sanitarie, Sociali ed Abitative. La crisi che stringe l’Italia è pesante anche a Campi ed ogni indicatore economico ci dice che senza interventi decisi sul lavoro sarà ancora più aspra verso le famiglie e tutti i soggetti deboli.
A fronte di risorse scarse bisogna avere la capacità di scegliere le priorità.
La passata amministrazione lascia una situazione risanata dai disastri ereditati, addirittura un discreto margine di operatività e tempo per chi arriva ora. La definizione del Bilancio di previsione deve tenere conto di questo: non c’è comunità se non c’è coesione territoriale, non c’è spazio per l’innovazione se non a fronte della certezza del diritto verso gli ultimi. Il mantenimento di una impostazione fortemente solidale è secondo me il primo viatico per un buon rapporto con la città.
Mi auguro che le forze politiche che sostengono l’amministrazione abbiano la stessa percezione e la stessa volontà di lavorare per la città e non per mettere qualche punto in più alla propria appartenenza ed al proprio distinguo.
In tempi difficili si sta uniti e basta, a livello locale come a quello nazionale!
Per tutto il resto auguri sinceri di buon lavoro ai nuovi amministratori, Sindaco, Giunta e Consiglio, ricordando – prima di ogni altro a me stesso – che tutti abbiamo avuto ed abbiamo a cuore Campi. Primo fra tutti e per ben oltre 20 anni il sindaco Adriano Chini.
Pier Natale Mengozzi
Campi Bisenzio dopo le elezioni amministrative. Lettera aperta dell’ex assessore Piernatale Mengozzi
CAMPI BISENZIO – L’ex assessore Piernatale Mengozzi ha inviato una lettera aperta dedicata al dopo elezioni amministrative a Campi. Ecco il testo. Il Re è morto, viva il Re. La storia ci consegna queste parole come l’estrema sintesi del cambiamento alla guida di uno Stato e contemporaneamente come assolutorie di ciò che è accaduto prima, […]