Campi Bisenzio: per la Sonepar potrebbe essere coinvolto il Consolato francese a Firenze

CAMPI BISENZIO – Potrebbe essere coinvolto anche il consolato francese a Firenze per la vicenda Sonepar. L’azienda del gruppo francese fondato nel 1969 con una sede a Capalle, è stata oggetto del consiglio provinciale dove è emersa questa possibilità. La situazione della Sonepar è stata ripercorsa dall’assessore al lavoro Elisa Simoni che ha risposto ad […]

CAMPI BISENZIO – Potrebbe essere coinvolto anche il consolato francese a Firenze per la vicenda Sonepar. L’azienda del gruppo francese fondato nel 1969 con una sede a Capalle, è stata oggetto del consiglio provinciale dove è emersa questa possibilità. La situazione della Sonepar è stata ripercorsa dall’assessore al lavoro Elisa Simoni che ha risposto ad una domanda di attualità.
La Sonepar distribuisce materiale elettrico e fornisce soluzioni ai professionisti del settore, ha 2.300 punti vendita in 35 paesi (99 punti vendita in Italia). Sonepar Italia nata nel 1978, oggi conta 1.287 dipendenti, 34 dei quali nella sede campigiana. L’attività aziendale si è diversificata, indirizzandosi negli anni sui settori della termoidraulica e del fotovoltaico. Il 21 gennaio scorso i lavoratori hanno scioperato in relazione alla decisione aziendale di aprire una procedura di mobilità a livello nazionale per 154 addetti di cui 11 su Campi. A gennaio di quest’anno è terminato l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione determinata da un calo delle commesse. La procedura si è conclusa nonostante fosse destinata ad una proroga di ulteriori 12 mesi. I motivi della decisione aziendale circa la mobilità sembrano legati ad un calo delle vendite, alla crisi del settore commerciale e al crollo del fatturato del fotovoltaico. Inoltre, le organizzazioni sindacali segnalano il ridimensionamento del magazzino di Campi con il trasferimento della logistica nella sede di Pomezia, chiusure di alcuni punti vendita e acquisizioni in varie parti del mondo. Il Gruppo infatti, avrebbe comunque raggiunto risultati complessivamente positivi ed un incremento a livello di fatturato. Sembra che l’azienda intenda avviare un trasferimento interno di dipendenti indipendentemente dalla contrattazione con i sindacati che nel frattempo hanno chiesto il ritiro della procedura suddetta. L’incontro nazionale tra le parti dello scorso 28 gennaio ha fatto registrare una situazione di stallo.