Campi Bisenzio: primarie campigiane tra bersaniani, fossiani, pillozziani e lettere aperte

CAMPI BISENZIO – La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra (quelle campigiane) non smette di stupire. Tanto che si giunge perfino a divulgare “lettere aperte”. E’ il caso di Raffaello Baccani che ci ha inviato questo testo. “Anche all’osservatore più distratto non sarà sfuggita l’eterogeneità dei sostenitori di Emiliano Fossi per le primarie del […]

CAMPI BISENZIO – La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra (quelle campigiane) non smette di stupire. Tanto che si giunge perfino a divulgare “lettere aperte”. E’ il caso di Raffaello Baccani che ci ha inviato questo testo.

“Anche all’osservatore più distratto non sarà sfuggita l’eterogeneità dei sostenitori di Emiliano Fossi per le primarie del prossimo 25 novembre. La diversità può essere un valore se ben amalgamata e coesa per raggiungere obbiettivi condivisi da tutti i suoi componenti ma mi sembra che qui si esageri e non poco. Emiliano si dichiara sostenitore di Bersani ma tra i suoi fans c’è tutto il gruppo dei tifosi di Matteo Renzi,  gruppo agguerrito che segue entusiasticamente il verbo del predicatore di Rignano, senza se e senza ma. Sarà per fare contenti questi sostenitori che Emiliano ha scimmiottato il Sindaco di Firenze attrezzando un vecchio pulmino Volkswagen con tanto di gigantografie?

Nello stesso schieramento  ‘pro Fossi’ ci  sono poi ben individuati personaggi che fanno riferimento all’area di Rifondazione Comunista e che hanno nella rivoluzione cubana di Fidel Castro la loro stella polare.

Viene spontaneo chiedersi come sia possibile la convivenza di persone ed idee così diverse e se questa unione sia un matrimonio d’amore capace di reggere negli anni o piuttosto un legame che al primo soffio di vento si disperde. L’unica spiegazione possibile, la più ovvia, è che l’unico collante che tiene insieme esperienze così diverse, oserei dire antitetiche, è la conquista del Palazzo d’Inverno, conquista che rischia di essere fine a se stessa  perché l’obbiettivo vero non è quello di prendere il potere ma di riuscire a governare Campi in maniera sagace ed equilibrata, tenendo ben presente la difficilissima situazione che stiamo vivendo .

Se fino ad ora il dato che emerge è quello della diversità “ideologica”, si deve riconoscere che esiste anche il suo esatto contrario in una categoria specialissima, quella degli ex,  cioè la presenza massiccia (quasi totale!) di coloro che hanno avuto ruoli di primo piano nella precedente legislatura: Assessori, Presidenti di Commissione, Capi Gruppo, Consiglieri, ‘consigliori’ e chi più ne ha più ne metta. Insomma tutta l’allegra brigata che in poco più di due anni è riuscita a mettere in ginocchio Campi e lasciare una voragine di debiti, il tutto senza poi avere nemmeno  un gesto di pentimento o almeno la consapevolezza dei guasti provocati, scaricando tutte le responsabilità sul Sindaco di allora.

Credo che una volta sia più che sufficiente.

Raffaello Baccani”.