Campi celebra le forze armate e l’unità nazionale. Insieme alla scuola e al nostro futuro

CAMPI BISENZIO – Hanno tre modi diversi di “portare” la divisa ma l’obiettivo è sicuramente comune, quello di mettersi al servizio del cittadino. Nei rispettivi ambiti di competenza, ovviamente, ma guardando sempre alla salvaguardia della sicurezza. Davvero interessante l’incontro organizzato questa mattina dall’amministrazione comunale nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni, primo dei due appuntamenti voluti […]

CAMPI BISENZIO – Hanno tre modi diversi di “portare” la divisa ma l’obiettivo è sicuramente comune, quello di mettersi al servizio del cittadino. Nei rispettivi ambiti di competenza, ovviamente, ma guardando sempre alla salvaguardia della sicurezza. Davvero interessante l’incontro organizzato questa mattina dall’amministrazione comunale nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni, primo dei due appuntamenti voluti per celebrare il giorno dell’Unità nazionale e la festa delle forze armate. Il prossimo è domani, sabato 4 novembre, alle 10, con la deposizione di una corona al Monumento ai caduti in via don Minzoni. Oggi, invece, dopo i saluti del vice-sindaco Monica Roso e dell’assessore Riccardo Nucciotti (che non ha nascosto i propri “rimpianti” per la mancata carriera militare), gli studenti del liceo di Campi Bisenzio hanno potuto ascoltare le testimonianze di Adolfo Garufi, luogotenente delle forze speciali dell’Esercito italiano, Vittorio Taborra, comandante della Compagnia dei carabinieri di Signa, e Lorenzo Di Vecchio, comandante della Polizia municipale campigiana. E se il capitano Taborra ha parlato del lavoro che la sua Compagnia svolge sul territorio, in modo particolare nella Piana, il luogotenente Garufi, nick name “Mosè” (che per motivi di sicurezza non mostriamo in foto), si è soffermato sulla durezza degli addestramenti ma anche su alcuni particolari – almeno quelli che si possono rendere pubblici – legati alle varie missioni a cui ha partecipato in questi anni. Importante anche il contributo del comandante Di Vecchio: da tempo, infatti, la Polizia municipale campigiana, oltre al “consueto” lavoro di vigilanza e repressione del crimine, spesso in collaborazione con carabinieri e polizia, ha instaurato un rapporto molto stretto con le scuole di Campi Bisenzio, proprio a sottolineare l’importanza di una corretta educazione civica fin da quando si è piccoli. Educazione che è sinonimo o una base ottima, dipende dai punti di vista, per creare e vivere in un clima di pace. Insomma, una bella mattinata, che ha permesso ad alcuni ragazzi anche di chiedere alcune “delucidazioni” su quale è l’iter da seguire per arruolarsi nei carabinieri. All’interno di un’iniziativa che ha di fatto reso omaggio a una data e a delle persone che svolgono il loro lavoro tutti i giorni avendo come obiettivo comune quello della sicurezza. Anche perché, come ha ribadito Garufi, “non c’è persona che ama di più la pace di chi conosce la guerra”.

(Fotografie Roberto Vicario)