Campo nomadi. Solito (SI) risponde alle accuse della Lega

SESTO FIORENTINO – “Quanto agli usi inammissibili dei soldi pubblici, la Lega potrebbe iniziare a spiegarci dove siano finiti i famosi 49 milioni sottratti ai tutti gli Italiani, di cui i 210mila euro a cui fanno riferimento rappresentano appena lo 0,4%. Ma oltre le battute, ormai a Sesto la Lega ci ha abituato a questi […]

SESTO FIORENTINO – “Quanto agli usi inammissibili dei soldi pubblici, la Lega potrebbe iniziare a spiegarci dove siano finiti i famosi 49 milioni sottratti ai tutti gli Italiani, di cui i 210mila euro a cui fanno riferimento rappresentano appena lo 0,4%. Ma oltre le battute, ormai a Sesto la Lega ci ha abituato a questi tentativi patetici di costruire polemiche inesistenti senza nemmeno prendersi la briga di raccogliere preventivamente informazioni”. E’ quanto afferma il coordinatore comunale di Sinistra Italiana Enrico Solito rispondendo, sulla questione dello smantellamento del campo nomadi di via Madonna del Piano, alle dichiarazioni della Lega di Sesto Fiorentino.

“Contano i fatti – afferma Solito – senza l’uso delle ruspe, delle felpe, delle sceneggiate a spese dei contribuenti a cui ci ha abituato l’ex Ministro dell’Interno, il Comune di Sesto Fiorentino ha risolto con serietà e senza sprecare denaro pubblico una questione che si è trascinata per oltre un trentennio e che, a quanto pare, questi solerti esponenti locali del Carroccio hanno scoperto solo questa mattina. Il problema della casa riguarda tante persone a Sesto e, oltre ad essere fuori luogo in questo contesto, è inaccettabile che venga strumentalizzato da chi, oltretutto, ha governato fino a due mesi fa, senza far niente quando si è trattato di trasferire risorse agli Enti locali per l’emergenza abitativa. Agli esponenti locali della Lega diamo un modesto consiglio: provino a informarsi prima di parlare, provino a seguire le vicende che riguardano la nostra città anziché buttare l’ennesimo sermone nel mucchio, mostrando di non conoscere la vicenda, non conoscere i meccanismi delle graduatorie Erp, non avere nemmeno un’idea precisa della conformazione del territorio”.