Cartelle pazze, Cna “chiederemo l’annullamento”

SESTO FIORENTINO – Annullare le “cartelle pazze” quelle arrivate in questi giorni nelle case dei sestesi. Lo chiede la Cna Firenze-Comprensorio della Piana. L’associazione degli artigiani ribadisce che “non ci sta alle richieste di pagamento della Cosap (Concessione di occupazione del suolo pubblico), molte delle quali retroattive e accompagnate da sanzioni del 200% per omessa […]

SESTO FIORENTINO – Annullare le “cartelle pazze” quelle arrivate in questi giorni nelle case dei sestesi. Lo chiede la Cna Firenze-Comprensorio della Piana. L’associazione degli artigiani ribadisce che “non ci sta alle richieste di pagamento della Cosap (Concessione di occupazione del suolo pubblico), molte delle quali retroattive e accompagnate da sanzioni del 200% per omessa denuncia”.

Nelle case dei sestesi in questi giorni sono arrivati avvisi di accertamento “senza alcun preavviso di sorte – dice Cna – su passi carrabili inesistenti e per la riscossione dell’imposta di pubblicità su cartelloni ormai consumati e/o divelti, stanno facendo adirare decine di aziende e accendono una polemica sui metodi e i criteri di rilevamento adoperati dal concessionario incaricato dal Comune nel periodo di amministrazione straordinaria”.

Gli avvisi sono arrivati anche a coloro che non hanno l’accesso al passo carrabile e a tutti coloro a cui sono arrivati si fa riferimento a tasse retroattive fino al 2011. Sessanta giorni i termini di pagamento per usufruire della sanzione ridotta, oppure, sessanta giorni per presentare il ricorso.

“Il bersaglio del momento sembrano essere le zone artigianali di Querciola e Volpaia – dice Cna – ma arrivano richieste d’aiuto sempre più variegate e diversificate da tutti i quartieri della città”. Gli imprenditori infuriati si sono rivolti alla Cna Firenze-Comprensorio della Piana chiedendo spiegazioni e chiarimenti sugli avvisi ricevuti.

“Il mancato confronto con le associazioni di categoria sul tema del bilancio ha prodotto una serie di decisioni volte all’unico fine di fare cassa – prosegue Cna – ignorando di fatto le singole realtà e inviando accertamenti a tappeto. Per di più, dopo le prime incongruenze segnalate da Cna alla società incaricata della riscossione del presunto tributo, l’Ica, ne sono seguite di nuove con i soliti criteri”.

Adesso, però, cna chiederà l’annullamento delle “cartelle pazze”. “Cercheremo di fornire un aiuto concreto alle imprese disorientate – ha detto la presidente di Cna Firenze-Comprensorio della Piana Ornella Giomini che, in attesa di un incontro fissato con l’amministrazione comunale per il 29 luglio – La nostra associazione è in grado di fornire consulenze, sia tecniche che giuridico-legali alle imprese associate. A tal proposito, abbiamo convocato un’assemblea pubblica per giovedì 28 luglio alle 17 presso la sede dell’azienda Gori Cornici in via Amendola, 25, alla quale parteciperà anche l’avvocato Francesco Toschi Vespasiani di Firenze che chiarirà alcuni punti giuridici”.