Casa famiglia Chicco di Grano: la sfida del futuro

CAMPI BISENZIO – La situazione di emergenza sanitaria ha creato difficoltà alle strutture che si occupano di accoglienza. Alla casa famiglia fiorentina Chicco di Grano la presidente Ilenia Moscardini racconta come è accaduto in questo periodo. “Chi lavora nel sociale ha sempre a che fare con l’emergenza, – racconta Moscardini – con il disagio e […]

CAMPI BISENZIO – La situazione di emergenza sanitaria ha creato difficoltà alle strutture che si occupano di accoglienza. Alla casa famiglia fiorentina Chicco di Grano la presidente Ilenia Moscardini racconta come è accaduto in questo periodo. “Chi lavora nel sociale ha sempre a che fare con l’emergenza, – racconta Moscardini – con il disagio e con l’imprevedibilità, per le organizzazioni come la nostra che gestiscono un servizio di accoglienza residenziale l’impegno è sempre totale. Il Covid-19 ha amplificato la tensione e abbiamo dovuto fare i conti con paure  intense e inconsce, l’insicurezza e l’imprevedibilità del futuro, sentimenti che che proviamo quotidianamente noi operatori e in egual modo le persone accolte in casa famiglia. L’accoglienza deve proseguire e garantire agli ospiti i beni primari, una casa funzionante ed accogliente, il cibo e la vicinanza, per sostenesse madri e figli anche in questo momento di estrema difficoltà. Chicco di grano, in ottemperanza ai decreti ministeriali, ha ridotto l’orario delle educatrici presenti in casa famiglia, oggi l’orario delle operatrici è stato ripristinato quasi totalmente. Abbiamo cercato le modalità più adeguate per sostenere donne e bambini, abbiamo messo a disposizione due telefoni cellulari, dai quali abbiamo garantito risposte in qualsiasi momento del giorno e della notte”. E avanza qualche ipotesi sul dopo-Coronavirus. “Il Terzo Settore ha e avrà un ruolo fondamentale rispetto a questa crisi. – dice Moscardini – La crisi economica che la crisi sanitaria ha portato con se, pone delle domande alla nostra società a cui non potrà sottrarsi e sul tema della salute delle persone dovrà essere posta la massima importanza. Ci dicono che tutto cambierà, mi chiedo se saremo spinti a considerare gli altri come nemici o al contrario diventeremo più sensibili? Diventeremo più attenti ad apprezzare le piccole cose che la frenesia della nostra società ci ha fatto sfuggire? Torneremo uguali a prima o questo virus porterà un cambiamento? Questa sarà la sfida del futuro per tutti noi”.